Alto Adige
Vox Italia: “Immettere 10mila euro di moneta complementare locale nelle tasche degli altoatesini”

“Vista l’inerzia Governativa e le ridicole elemosine che il Governo si appresta a elargire ai Comuni (quattrocento milioni da dividere con gli 8mila Comuni italiani), Vox Italia fa appello al Presidente della Giunta provinciale altoatesina, affinché si adoperi per istituire immediatamente un sistema di moneta complementare locale, così come anticipato dal candidato sindaco Eriprando della Torre durante la presentazione del partito di Fusaro nella conferenza dello scorso 12 febbraio a Bolzano“.
Così i rappresentanti bolzanini di Vox Italia Cristina Barchetti, Gianluca Davanzo, Maria Vittoria Prospero e lo stesso Eriprando della Torre che sottolineano:
“Urge infatti dare una risposta immediata e concreta alla crisi economica che sta attanagliando la popolazione.
Mentre Caramaschi vuole far volare i droni, VOX ITALIA propone quindi l’introduzione di due differenti sistemi di moneta complementare, l’uno rivolto alle sole aziende e l’altro di interesse per tutti i cittadini e imprese di beni e servizi.
Per quanto riguarda le aziende, Vox Italia ritiene indispensabile l’introduzione di una moneta complementare a compensazione.
Nel metodo a compensazione, che agisce mediante un tavolo di compensazione fra ditte, non c’è alcuna emissione di valore. Questa moneta non viene emessa in quanto non esiste. È esclusivamente una UNITÀ DI CONTO senza valore in sé e viene utilizzata solo per confrontare la misura di un “dare” con altre partite di “avere” sempre in euro, all’interno di una camera di compensazione gestita da una piattaforma elettronica.
Prendiamo ad esempio il seguente caso di due sole entità in un circuito: all’interno del medesimo circuito una ditta “A” deve 100 euro alla ditta “B”. La stessa ditta “A” ha venduto merce per 80 euro ad un’altra ditta “C” dello stesso Circuito; i 100 euro (dare) e gli 80 euro (avere) vengono gestiti all’interno di un’apposita camera di compensazione del Circuito col risultato che la ditta A resta in debito di 20 unità di conto nei confronti del tavolo/camera di compensazione. In seguito essa potrà risalire in credito, con altre vendite effettuate all’interno del Circuito, per esempio vendendo altra merce ad una ditta “D”. E così via.
Le “unità di conto” sono di fatto un promemoria numerico espresso in bit elettronici. Esse rappresentano il debito e/o il credito di una ditta nei confronti delle altre ditte del Circuito.
Le unità di conto non sono convertibili in euro, o altro valore in moneta “straniera” diversa e sono gestite esclusivamente attraverso una piattaforma elettronica del tavolo/camera di compensazione, la cui trasparenza e tracciabilità può anche essere garantita dalla tecnologia blockchain già attualmente disponibile.
Un esempio di un siffatto sistema già in uso è il “Sardex” utilizzato con successo in tutta la Sardegna.
Per quanto riguarda i cittadini e gli esercizi commerciali, Vox Italia chiede l’introduzione di una moneta complementare “a sconto”.
Nella pratica si tratta di una sorta di buono sconto promozionale, da poter adoperare negli acquisti all’interno di un Circuito a cui i cittadini e i commercianti partecipano in maniera assolutamente volontaria”.
Tale moneta complementare può presentarsi sia in forma cartacea che elettronica (tessera elettronica, applicazione per smartphone con già la lista degli esercizi aderenti o altre soluzioni). Sia che si utilizzino buoni cartacei o elettronici gestiti da una piattaforma, ai fini fiscali essi sono a tutti gli effetti dei buoni sconto. I buoni non sono in nessun modo convertibili in euro o altra moneta circolante.
Secondo Vox Italia l’emissione di moneta complementare locale deve essere effettuata e gestita da parte di un Ente pubblico in forma cartacea o in bit per assicurare maggiore diffusione e partecipazione.
“Ogni cittadino maggiorenne dovrà avere subito a disposizione una quantità di tale moneta complementare pari ad almeno 10000 euro come prima emissione. Un esempio di Circuito di moneta complementare gestito tra privati è lo Scec.
Vox Italia sottolinea che la creazione monetaria convertibile in euro è purtroppo di esclusiva competenza della Banca Centrale Europea. L’emissione di moneta locale complementare non sarà coperta da alcuna garanzia né da nessun accantonamento di valuta a corso legale.
La moneta complementare è legata al solo utilizzo, ai fini di migliorare l’economia locale favorendo gli acquisti tra aziende locali e tra le stesse aziende e i cittadini che in questo modo aumentano il loro potere di acquisto“, concludono.
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