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Via la lingua italiana dalla carta d’identità? Il Consiglio vota. FdI: “Precedente gravissimo”

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Un siluro pericoloso, un precedente gravissimo contro la lingua italiana: i cittadini siano liberi di scegliere di mettere sul documento di identità (la carta d’identità della Repubblica italiana) le indicazioni anagrafiche solo in lingua tedesca. Ossia potremmo avere documenti di identità della Repubblica italiana (validi in tutta Italia ed Europa) compilati solo in lingua tedesca.

Ecco la mozione dei secessionisti che ha spaccato la Lega – commenta il consigliere Urzì – . Un impegno consegnato da Svp, Team K e secessionisti a Kompatscher per ottenere il superamento del bilinguismo su documenti destinati ad un utilizzo sul piano nazionale. Con Kompatscher a dichiararsi favorevole. Scritti in lingua tedesca per essere usati anche a Roma, in aeroporto, a Madrid o Atene. Senza più indicazioni anagrafiche in lingua italiana.

Ho avvertito del grave errore che il Consiglio rischiava di commettere inseguendo i secessionisti sul loro terreno, Fratelli d’Italia è l’unica forza che ha votato contro assieme a Brigitte Foppa dei Verdi, mentre la Lega è andata come spesso accade in ordine sparso, favorevole alla lingua solo tedesca per le indicazioni anagrafiche sui documenti il vicepresidente della Provincia Vettorato, l’assessore Bessone ha preferito defilarsi e non votare, la Presidente Mattei si è astenuta. Nessun no“.






Le conseguenze potrebbero essere gravissime, con l’istituzione di un principio che ammette l’uso disgiunto delle lingue italiana e tedesca sui documenti ufficiali come quello dell’identità. Un atto simbolico di secessione morbida alla catalana che denunceremo al Ministero degli Interni. Abbiamo sostenuto l’inserimento delle due lingue ufficiali (tre con il ladino) ma non la sostituzione dell’italiano con la lingua tedesca per un documento di identità della Repubblica italiana“, conclude.

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