Alto Adige
Vettorato a Roma, 50 nuovi posti per insegnanti precari

Precariato, carenza di insegnanti, riconoscimento del diploma di maturità nelle aree germanofone per gli studenti delle scuole italiane. Questi alcuni dei temi affrontati oggi (13 giugno) a Roma dall’assessore alla scuola italiana Giuliano Vettorato presso il Ministero dell’istruzione (MIUR). Insieme al Sovrintendente alla scuola in lingua italiana Vincenzo Gullotta e al direttore della Ripartizione intendenza scolastica italiana Tonino Tuttolomondo, Vettorato ha incontrato Carmela Palumbo, capo dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Miur e Maria Assunta Palermo,direttrice generale per gli ordinamenti scolastici. Al centro della mattinata di colloqui alcuni temi di rilevanza per quanto concerne la scuola altoatesina.
Precari, 50 posti in più e accesso alle graduatorie nazionali
“Abbiamo richiesto questa serie di incontri – spiega l’assessore – e abbiamo ottenuto riscontri molto positivi. Un punto particolarmente significativo riguarda i concorsi per il personale insegnante – sottolinea Vettorato – contestualmente all’uscita del prossimo bando nazionale, metteremo a disposizione circa 50 posti a livello locale. Un primo passo per seguire sempre di più la strada verso la stabilizzazione degli insegnanti con contratto a termine”.
La scuola in lingua italiana in futuro potrà, dunque, gestire il reclutamento del personale docente a tempo indeterminato contestualmente ai bandi nazionali. L’intesa con il MIUR garantirà al sistema scolastico locale un prezioso supporto per quanto riguarda la parte logistica, organizzativa ed informatica. “Per quanto concerne i precari – evidenzia il Sovrintendente alla scuola italiana Vincenzo Gullotta – ci siamo confrontati con i responsabili del MIUR al fine di sostenere i docenti in possesso dei requisiti, che ne hanno fatto recentemente richiesta, nell’inserimento nelle graduatorie nazionali. A breve – sottolinea – avremo dei dati effettivi, grazie al confronto diretto con gli Uffici del Miur”. Un altro punto di convergenza tra Roma e Bolzano riguarda la possibilità per gli studenti in lingua italiana di ottenere il riconoscimento del diploma di maturità quale titolo di accesso diretto alle università nelle aree germanofone, ovvero in Germania e Austria.
A settembre il Ministro Bussetti a Bolzano
In attesa che suoni la campanella di fine anno per i circa 22.000 studenti delle scuole di lingua italiana, per l’avvio del prossimo anno scolastico 2019/2020, fissato per il 5 settembre, è atteso a Bolzano il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, che insieme allo staff dirigenziale del Miur inaugurerà il nuovo anno scolastico, il 9 settembre, presso il Centro di formazione professionale Einaudi a Bolzano. “Il Ministro – sottolinea l’Assessore Vettorato – ha mostrato grande interesse per le eccellenze della scuola italiana e ciò è dimostrato dalla sua volontà di presenziare all’inaugurazione”.
-
Trentino2 settimane fa
Attacco violento al supermercato Prix di Trento: guardia giurata ferita a bastonate
-
Italia & Estero4 giorni fa
Guerra in Europa? Ecco chi verrebbe richiamato alle armi in Italia
-
Bolzano Provincia1 settimana fa
Eccesso di alcol alla festa sulla neve a Sarentino: 11 feriti, uno grave
-
Trentino3 giorni fa
Spaccate sulle autovetture in sosta: arrestati tre uomini
-
Trentino2 settimane fa
Orso entra in un recinto, razzia di oche e galline davanti la telecamera (VIDEO)
-
Trentino6 giorni fa
Sacramenti negati: la comunità si spacca sttorno a Don Michele
-
Bolzano Provincia2 settimane fa
Tenta di aggredire i carabinieri con un grosso coltello: 38enne fermata con il Taser
-
Italia & Estero1 settimana fa
Maestra d’asilo iscritta a OnlyFans: la scuola la sospende
-
Bolzano4 giorni fa
Inseguimento da brividi nella notte: spacciatori bloccati dai Carabinieri!
-
Italia ed estero2 settimane fa
Scontro frontale, una strage: tre morti e otto feriti
-
Italia & Estero1 settimana fa
Valanga travolge 5 sciatori italiani in Svezia, 2 morti
-
Trentino5 giorni fa
Trentino, la protesta contro orsi e lupi: “Non siamo più liberi di vivere la nostra terra”