Verso il tramonto dell’Occidente?

Nel 1918 il matematico-filosofo tedesco Oswald Spengler scrisse appunto “Il tramonto dell’Occidente” come l’esaurimento di ogni civiltà vivente, giunta a maturazione. “Ogni civiltà – scriveva – attraversa le stesse fasi dell’individuo umano; ognuna ha la sua fanciullezza, la sua gioventu’, la sua età virile e la sua senilità”(pag. 174).

Il nostro filosofo Benedetto Croce nel 1920 lo defini’ un “ingegnoso ciarlatano”. Secondo Stefano Feltri “mentre in questi giorni tutti hanno gli occhi puntati su Washington, l’Unione Europea sta lentamente, ma inesorabilmente, scivolando verso un definitivo declino”.

 

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Francia e Germania versano in una situazione politico-sociale molto complicata. La dottrina di Donald Trump come sin qui anticipata, attraverso la minaccia dei dazi, guarda più alla disgregazione dell’unità europea che al suo consolidamento.

Si sta per chiudere l’ombrello degli USA ma non si vede aprirsi quello della Ue, piu’ impegnata ai tappi delle bottiglie che ai satelliti per le telecomunicazioni e alla misura delle vongole.

Se siamo diventati il Paese più affidabile per gli Usa non credo sia il segno del risveglio europeo quanto della sua crisi profonda. Riuscirà la nostra Premier a dare una svolta, invertendo il declino?

Con gli auguri, nel giorno del suo compleanno, ce lo auguriamo tutti, a prescindere da ogni ideologia.