Politica
“Vattene che ti ammazzo”. Disabile denuncia: “Minacciato da un autista della Sasa”

Due fermate saltate dopo la segnalazione, la richiesta di spiegazioni e la reazione che nessuno si sarebbe aspettato. Sarebbe successo martedì pomeriggio a Bolzano, sulla linea 10B, dove un 33enne romano ma residente nel capoluogo da due anni avrebbe subito un episodio increscioso, se confermato, di maltrattamento verbale con minacce da parte di un autista della Sasa.
“Nella giornata del 26 novembre alle ore 17:42 sono salito alla fermata di piazzetta Oltrisarco (di fronte al negozio Despar) sulla linea 10B, per recarmi in via Resia e scendere quindi alla fermata della chiesa S. Pio X – racconta Palmulli – . Salito ad Oltrisarco, mi sono posizionato nel posto riservato ai disabili con la mia carrozzina elettrica comunicando all’autista la fermata per la mia discesa.
Costui ha ripreso la corsa e alla fermata prima di quella che avevo richiesto verbalmente ho prenotato la mia, tramite il pulsante per i diversamente abili.
L’autista non si è fermato alla mia richiesta ed ha continuato la corsa. A questo punto ho schiacciato nuovamente il pulsante per richiedere la fermata, e senza aver alcun riscontro ho urlato in modo che mi sentisse ‘la pedana! Devo scendere, mi tiri fuori la pedana?’ attirando l’attenzione anche dei passeggeri all’ interno del mezzo.
A questo punto l’autista, erano le 18:16 circa, arresta il mezzo pubblico alla fermata di via Resia davanti al Supermercato Eurospar (incrocio via Sassari), tira fuori la pedana per la discesa, gli faccio notare che dovevo scendere 2 fermate prima, e lui mi risponde con un tono scocciato “potevi ricordarmelo”.
Lo informo che avevo suonato l’apposito pulsante per la discesa e lui mi risponde ‘e che, sei Paganini che non ripeti?’ a questo punto io gli dico ‘non c’è problema, prendo il numero di targa e segnalo l’accaduto a chi di competenza’ e lui mi risponde (cito testuali parole) ‘segnala quello che caxxo vuoi, ammazzati, e ora vattene che ti ammazzo’“.
Secondo il racconto di Claudio, una signora anziana seduta vicino all’uscita, avrebbe fatto notare all’autista che quello non era un atteggiamento consono e rispettoso da mantenere, soprattutto nei confronti di un diversamente abile. Lui senza rispondere, sarebbe risalito alla postazione di guida e avrebbe ripreso la corsa.
“Ho già segnalato l’accaduto a Sasa S.P.A. Inoltre ho già dato mandato al mio avvocato di fiducia Angela Mia Pisano, che già si sta muovendo a livello legale per una denuncia/querela”, afferma Palmulli.
“La prossima settimana per l’accaduto verrà comunque presentata una denuncia alla Procura della Repubblica di Bolzano – sottolinea l’avvocato Pisano contattato dal nostro giornale – . Si rimane in attesa, nel frattempo, delle scuse ufficiali dell’azienda di trasporto pubblico del capoluogo nonché dell’autista del mezzo pubblico.
Purtroppo questi episodi non dovrebbero accadere, soprattutto nei casi in cui lo spostamento è già problematico a causa della disabilità. Dover accedere a dei mezzi pubblici che molto spesso non hanno nemmeno delle pedane funzionanti è già un problema per un diversamente abile. Chi è preposto a fornire un servizio non dovrebbe aggravare queste situazioni con dei comportamenti non consoni“.
Ora Claudio afferma di volere un incontro con i vertici Sasa e il presidente Kompatscher, ma di voler chiedere anche all’assessora competente del Comune di Bolzano che cosa è possibile fare per i molti disabili che quotidianamente si ritrovano ad affrontare i problemi della mobilità nel capoluogo.
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