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Politica

Variante SS12 in galleria, FdI e Comitato No Tram: “Una questione di volontà politica”

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Da qualche giorno, apprendiamo con piacere che in materia di mobilità il PD, dopo aver appoggiato per anni progetti inaccettabili e scellerati per la nostra città, ha cambiato idea. 

L’Assessore Fattor ha preso l’iniziativa di portare alla ribalta l’ipotesi di recupero dell’idea di una variante Sud/Nord in galleria da S. Giacomo a Bolzano Nord. Ciò ha comportato l’ira funesta del sindaco Caramaschi, ma soprattutto della SVP. In effetti si è trattato solo di una presa d’atto che lo spostamento dell’A22 in galleria, se mai si potrà fare, non è ipotizzabile prima di 15-20 anni, se tutto andrà bene.

Speriamo però, che non sia una semplice battaglia di potere per riavere la possibilità di amministrare la città in materia di urbanistica, ormai persa da anni dal PD a favore della SVP che si guarda bene dal cederla. Speriamo veramente per il bene della città, che sia un vento nuovo quello dell’Assessore Fattor, persona competente e pragmatica le cui scelte in materia di rifiuti anni fa lo fecero allontanare dalle posizioni ideologiche dei Verdi e diedero alla citta un moderno impianto di incenerimento.

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Noi come Comitato NO Tram abbiamo sempre sostenuto questa scelta e dobbiamo dire che siamo stati in buona compagnia: dagli artigiani agli industriali, dal Sindaco di Laives ad altri suoi colleghi della Bassa Atesina, nonché vari tecnici, che con i loro studi hanno sostenuto che questa scelta sarebbe stata la migliore per il capoluogo soprattutto in termini di tempi. 

Tutti sappiamo che la questione del traffico a Bolzano è un problema annoso, dovuto soprattutto alla mancanza di investimenti importanti sulla viabilità cittadina fin dai tempi dell’arginale, cioè venticinque anni fa. In questi venticinque anni abbiamo visto centri abitati di modeste dimensioni in Val Pusteria, in Val Venosta e in giro per la provincia, dotarsi di strutture moderne e costose che evitavano agli abitanti di questi centri l’inquinamento atmosferico e acustico dovuti al traffico di passaggio.

A Bolzano invece no. Per anni la Provincia (leggasi SVP) ha fatto finta di occuparsi del traffico bolzanino non spendendo un centesimo nel merito e deviando i fondi per ragioni elettorali nelle valli periferiche dove raccoglie le sue fortune elettorali. E il PD che cosa ha fatto? Nulla. Ha assecondato la Svp. Periodicamente si parlava della variante piuttosto che dello svincolo di via Einstein o della galleria di Monte Tondo con tanto di redering, giornalisti e telecamere per poi finire tutto lì.  Oggi giustamente le organizzazioni degli imprenditori chiedono idee e tempi chiari sulla viabilità cittadina perché di chiacchere ne hanno pieno le tasche.

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Ma in questa attività ingannevole il campione è stato il Sindaco Caramaschi, che con la sua trovata dell’Autostrada in galleria ha fatto fregare le mani a più di uno in Provincia, lcon la liberazione di 360 milioni di euro (costo della variante in galleria) da destinare a opere simili a Chienes, Perca e altrove. Per fare in modo che l’autostrada entri in galleria ci vogliono 1,4 miliardi (pagati dall’autostrada stessa ma solo se la Provincia avesse la concessione) e l’opera durerebbe, se iniziasse domani, dieci anni (ad essere ottimisti ma dicono venti).

Ma ancora non abbiamo la concessione dell’A22 e per averla bisogna prima liquidare i soci privati, le cui azioni valgono 70 milioni secondo i tecnici in materia, ma che vorrebbero il doppio. Come si risolverà? Strascichi giudiziari possibili allungherebbero i tempi mentre i bolzanini aspettano in coda soffocati dal traffico. Ultimamente si è voluto spacciare la mini-tangenziale sotto Via Roma come la struttura che sostituirebbe la variante 12 in galleria.

A parte che avevano promesso che i lavori dovevano iniziare a fine 2019, questa struttura non risolve il traffico in zona industriale, ma soprattutto la sua piena attività è legata alla costruzione dalle Ferrovie della galleria per la nuova linea ferroviaria liberando in questo modo il sedime della linea attuale che passa parallelamente a Viale Trento. Tempi non così corti come cercano di propinarci.

Il Sindaco Caramaschi si vanta di aver contrattato con la Provincia il finanziamento della variante sotto Monte Tondo, poco meno di 100 milioni di Euro, i lavori su via Einstein e la mini variante di via Grandi. Rispetto ai 300 milioni che la Provincia si era impegnata a finanziare, è veramente poca cosa. Via Einstein attraversa una zona di interesse provinciale, per cui il fatto che finanzi i lavori è semplicemente dovuto. Il co-finanziamento di via Grandi è un obolo doveroso. Forse qualcuno si vergognava di come avessero nuovamente trattato la città.

E’ interessante che il Sindaco Caramaschi dica di non voler impegnare il Comune perchè non vuole debiti, dimenticando che la variante della S.S.12 può far capo SOLO alla Provincia, quale unica concessionaria della manutenzione e gestione delle Strade Statali.

Realisticamente, nella migliore delle ipotesi, la città potrà disporre della variante sotto Monte Tondo entro il 2025. La ‘variantina’ di via Grandi non potrà essere disponibile prima del 2026, in quanto se tutto va bene i lavori di spostamento della linea ferroviaria saranno ultimati per la fine del 2025 e, prima di allora, non si potrà procedere alla realizzazione del tracciato verso Sud, in quanto mancherà la disponibilità del sedime ferroviario. Per quanto riguarda via Einstein, ancora non è noto se i lavori comprenderanno un nuovo ponte sull’Isarco. Questo nuovo ponte sarebbe una panacea per il quartiere Casanova che avrebbe un nuovo sbocco verso Sud.

Detto tutto ciò pare chiaro che la variante 12 sia una questione di volontà politica e perciò l’uscita dell’Assessore ci rallegra, ma per essere sicuri solleciterei anche i consiglieri SVP di Bolzano a fare come quelli di Perca: dimettersi in massa chiedendo la variante 12. Loro sono riusciti ad averla”.

 

Tritan Myftiu, Consigliere Comunale FdI e Vicepresidente Comitato No Tram, Rosanna Oliveri Presidente Comitato No Tram, Alessandro Forest Consigliere comunale FdI  e Comitato No Tram e Sergio Pomalo, Geometra e esperto viabilità Comitato No tram.

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