Politica
Tram e commissione mobilità, M5S: “Buonomini e la francese Ratp? Altra prospettiva”
Ieri sera (19 giugno) si è riunita al Comune di Bolzano la Commissione mobilità. All’incontro era presente l’ingegnere Andrea Buonomini, Amministratore Delegato Ratp Dev Italia, che aveva presentato il progetto per il tram a doppia linea e che gettava le basi per una mobilità cittadina green.
Così il consigliere provinciale M5S Nicolini e i consiglieri comunali Giacomoni, Fortini, Gaianigo e Bresadola:
“Il tram ci pone di fronte ad un importante cambiamento di paradigma nel concepire la mobilità cittadina, un paradigma che assume due punti focali ben precisi. Sono questi due punti quelli che generano a nostro avviso il maggior numero di dubbi e domande fra i cittadini.
Il primo punto riguarda proprio il rapporto che intercorre tra la città e la sua mobilità, l’insieme cioè di strade, percorsi e mezzi organizzati in un sistema.
I mezzi su ruota si adattano alla città, il tram invece, correndo su binari fissi, presuppone che un’eventuale evoluzione della città si adatti al percorso del tram. Questo crea preoccupazione fra i cittadini, laddove ci si immagini invece un potenziamento della frequenza di passaggio di autobus elettrici“.
Buonomini spiega però ai consiglieri che il servizio che riesce a svolgere un tram non è comparabile a quello che svolgerebbero più autobus per vari motivi, primo fra tutti il tram con un solo locomotore ed un solo conducente abbatte i costi di manodopera e servizio che presuppongono più autobus.
Poi, ogni autobus è dotato di una batteria che giunge a fine vita nel giro di 5-10 anni, quindi più mezzi, più batterie.
Ogni autobus riesce inoltre ad ospitare un minore numero di utenti a fronte di un maggior volume occupato su strada rispetto ad una sola carrozza di un tram. Ed infine ogni autobus è soggetto al traffico cittadino e alle intemperie, mentre un tram può continuare indisturbato il suo servizio in qualsiasi condizione di traffico e meteorologica.
“Che il tram o lo si fa bene o non lo si deve proprio fare è un imperativo. Le soluzioni trovate di recente sono un’accozzaglia di compromessi per accontentare capre e cavoli, che comporteranno per i cittadini una grossa spesa senza che questa si possa concretizzare in un miglioramento delle condizioni della mobilità cittadina. Si attui un progetto valido, pensato approfonditamente oppure non se ne faccia nulla: questo deve essere chiaro“, continuano i penta stellati.
Il secondo punto focale della questione riguarda per Nicolini il rapporto fra la mobilità all’interno della città, che riguarda quindi i residenti e tutti coloro che si muovono all’interno della città, e il collegamento tra gli altri comuni e la città che interessa i pendolari.
“Fino ad oggi ci siamo sempre tutti focalizzati sul “problema pendolari” cercando soluzioni in tale direzione – dice – , ma Buonomini ci fa presente che non è sensato partire dall’esterno per arrivare all’interno: fino a che la mobilità all’interno della città non funzionerà in maniera veloce efficiente e pienamente soddisfacente per tutti i cittadini che vi si spostano, siano essi residenti o provenienti da altri comuni, non sarà nemmeno possibile risolvere il collegamento tra la città e i suoi dintorni perché questo è subordinato al buon funzionamento della mobilità interna“.
In parole povere i consiglieri spiegano “Buonomini capovolge la prospettiva. Se il cittadino, residente o meno, non è in grado di raggiungere in maniera fluida e veloce il luogo di lavoro all’interno della città, non possiamo chiedere al pendolare di parcheggiare la sua auto ai confini e procedere con l’autobus fino a destinazione.
Dobbiamo partire dalla città, perché quando ci si potrà muovere efficacemente al suo interno in qualsiasi condizione, come avviene ad esempio nelle città dei Paesi del nord, allora anche per il pendolare sarà facile e conveniente lasciare l’auto nei parcheggi preposti e proseguire con il tram senza ritardi e senza dover cercare un parcheggio sotto al luogo di lavoro. Allora tutti i cittadini, residenti e non, trarranno vantaggio dallo scegliere il mezzo pubblico“.
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