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Benessere e Salute

“The Life Button”, il bottone rosa che lega le donne alla vita e alle terapie contro il tumore al seno

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Il tumore al seno rimane la forma di cancro più diffusa tra le donne italiane, con circa 54mila nuove diagnosi ogni anno. Se oggi l’88% delle pazienti sopravvive a cinque anni dalla diagnosi, questo successo è dovuto a screening sempre più diffusi, a innovazioni farmacologiche e alla ricerca scientifica. Ma c’è ancora un ostacolo che frena i progressi: l’aderenza terapeutica.

Una recente indagine ha rivelato che solo metà degli italiani è consapevole del valore della continuità nelle cure per ridurre recidive e mortalità. In particolare, il 50% delle donne interrompe le terapie ormonali prima del previsto, spesso a causa degli effetti collaterali, della stanchezza psicologica o della scarsa informazione. In questa cornice nasce “The Life Button – Il bottone che ti lega alla vita”, una campagna ideata da Lilly con il patrocinio di Europa Donna Italia, Fondazione IncontraDonna e Salute Donna ODV.

Durante la presentazione ufficiale a Milano, ai partecipanti è stato donato un piccolo bottone di legno rosa con frasi motivazionali sul retro, pensato come “un simbolo quotidiano di incoraggiamento e memoria”. Il bottone vuole essere un monito per pazienti e caregiver a non abbandonare il percorso terapeutico, ma a viverlo con costanza e determinazione.






Tra gli interventi, la professoressa Grazia Arpino, dell’Università “Federico II” di Napoli, ha sottolineato: “Negli anni tanto è stato fatto per la prevenzione di questa neoplasia. Oggi la maggior parte delle donne guarisce in modo definitivo e abbiamo assistito a una riduzione della mortalità del 6%”. Ma ha anche evidenziato che adottare stili di vita sani e aderire alle terapie è fondamentale per ridurre le recidive.

Alessandra Fabi, Direttrice UOSD Medicina di Precisione in Senologia del Policlinico Gemelli di Roma, ha portato dati allarmanti: “Circa il 43% delle pazienti non aderisce alle cure e, dopo i cinque anni dalla diagnosi, il 30% rifiuta un’estensione del trattamento anti ormonale”. Ha poi ribadito che una comunicazione empatica e continua tra medico e paziente è essenziale, così come il supporto dei caregiver, che devono essere presenti nei momenti più difficili.

L’oncologa ha affrontato anche l’impatto psicologico: “Assumere ogni giorno la pillola ricorda costantemente alle donne che stanno affrontando una malattia. Per questo consiglio di associare l’assunzione a un momento piacevole, come una passeggiata o un cioccolatino. Così la terapia diventa parte di un gesto positivo”.

Anche le associazioni sono state protagoniste dell’evento. Anna Maria Mancuso, Presidente di Salute Donna ODV, ha insistito sull’importanza del coinvolgimento attivo delle pazienti: “Spesso molte donne interrompono le terapie perché non sono coinvolte nel processo terapeutico. Il coinvolgimento crea motivazione, e la motivazione crea le condizioni per potersi curare”.

Sul fronte della prevenzione, resta aperta la questione dell’ampliamento dell’età per gli screening gratuiti. Attualmente, la mammografia è prevista per le donne tra 50 e 69 anni. Ma, come ha spiegato la senatrice Ylenia Zambito in collegamento da remoto, “un emendamento volto ad estendere la fascia d’età 45-50 e 70-74 anni è stato bloccato per mancanza di coperture economiche. Nonostante le difficoltà, continueremo a lottare per portare questa battaglia in aula”.

In attesa di risposte dalla politica, la responsabilità ricade su pazienti, medici, caregiver e associazioni, chiamati a stringere un patto di fiducia reciproca. Lilly, promotrice della campagna, rinnova il proprio impegno accanto alle pazienti. Federico Villa, Associate Vice President Corporate Affairs & Patient Access di Lilly, ha dichiarato: “Il bottone rappresenta la quotidianità delle donne che decidono di cucirsi addosso il coraggio. Con ‘The Life Button’ vogliamo sostenere le pazienti nel loro cammino di cura, offrendo non solo farmaci innovativi, ma anche strumenti concreti per non abbandonare la terapia”.

Il bottone rosa sarà distribuito nei centri oncologici che aderiranno all’iniziativa, come simbolo tangibile che ogni giorno conta, e che ogni passo verso la cura è un passo verso la vita.



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