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Bolzano

Teleriscaldamento: espansione della rete ma con riqualificazione energetica degli edifici

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Per uno sviluppo sostenibile della Città di Bolzano è necessaria un’analisi sugli usi energetici e il relativo impatto ambientale.

Lo dice uno studio condotto  gruppi di ricerca in “Building Physics” e “Bioenergy and Biofuels” dell’Università di Bolzano, che sottolinea la convenienza economica di una riduzione del consumo di fonti fossili.

Per quanto riguarda gli edifici, in particolare il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria, attualmente una frazione della città è servita da una rete di teleriscaldamento alimentata con il calore generato dalla termovalorizzazione dei rifiuti urbani, equivalente a circa 30 MW termici.

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La rete copre una lunghezza di circa 21 km e fornisce acqua calda a circa 3.500 utenze residenziali e 100 utenze commerciali. Lo sviluppo previsto porterà alla crescita della rete fino a 30 km, al potenziale allaccio di 10 000 utenze, pari al 20 % del totale, corrispondenti ad una domanda di potenza termica per 150 MW, con circa 70 MW contemporanei.

Poiché il parco edilizio cittadino che la rete è destinata a servire necessita di interventi di riqualificazione energetica, lo studio si è posto l’obiettivo di analizzare la compatibilità tecnico-economica dello sviluppo della rete di teleriscaldamento con l’implementazione di interventi di risparmio energetico e impatto ambientale sugli edifici.

La conclusione è che lo sviluppo della rete di teleriscaldamento e di strategie di riqualificazione energetica del parco edilizio cittadino, non sono tra loro incompatibili, ma la sostenibilità energetica e ambientale della città richiede il massimo sfruttamento del calore prodotto dall’impianto di termovalorizzazione.

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Per gli edifici già allacciati alla rete, la convenienza economica a riqualificare è per l’85 % del campione studiato in presenza di forme di incentivazione e del 74 % in assenza. Per quelli già riqualificati invece, il nuovo allacciamento alla rete di teleriscaldamento è economicamente conveniente per il 99 % del campione.

Riguardo all’impatto ambientale, se il calore fornito alle utenze proviene dal termovalorizzatore nell’attuale assetto produttivo, l’allacciamento può consentire una riduzione netta del consumo di fonti fossili e delle emissioni di inquinanti a queste legate.

In tal senso è fondamentale un attento monitoraggio della quota di energia fornita dal termovalorizzatore, con redazione di un bilancio energetico ed il coinvolgimento dei soggetti gestori della fornitura di calore nelle azioni di efficientamento e nelle iniziative di risparmio energetico per le utenze finali.

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