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Suicidio medicalmente assistito, Galateo vota no alla proposta del Partito Democratico

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“In politica, ci sono argomenti che non sono facili da discutere. Tuttavia, è compito della politica affrontarli e dare una chiara indicazione. In questo contesto, desidero esprimere il mio voto contrario alla mozione.

Ribadisco il mio pieno rispetto per chiunque la pensi diversamente e soprattutto per coloro che possono aver vissuto esperienze personali in merito. Il mio ragionamento si basa su una prospettiva pratica. Credo che se il nostro ordinamento dovesse accettare la possibilità del suicidio assistito, incoraggeremmo le persone a considerarlo come una scelta possibile, quando attualmente non lo è.

Abbiamo visto che, dopo l’introduzione di normative di apertura in questo senso in altri paesi, il tasso di suicidi assistiti è cresciuto in modo preoccupante. Pertanto, è fondamentale porci una domanda cruciale: chi decide il limite oltre il quale una persona può richiedere il suicidio assistito?






All’estero, ci sono casi drammatici, ma reali, che evidenziano la complessità di questa questione. Ad esempio, il caso di una donna ancora giovane affetta da depressione e non in grado di sopportare più il peso della vita, che ha liberamente deciso di porre fine alla sua esistenza, consentito dal sistema legislativo del Paese in cui viveva, nonostante la sua giovane età. Un altro caso è quello di una giovane donna vittima di uno stupro, che non è riuscita a superare il trauma psicologico e ha visto nel suicidio assistito la fine delle sue sofferenze.

Non possiamo giudicare le scelte personali di nessuno, ma una cosa è certa: se introduciamo nel nostro ordinamento la possibilità del suicidio assistito, stiamo di fatto emettendo un giudizio su chi ha diritto a vivere e rischiamo di spingere alcune persone verso questa scelta. Pertanto, non mi sento di votare a favore di tale proposta.

Credo invece che sia necessario promuovere la cultura della vita, dal concepimento alla morte naturale, e rafforzare le procedure palliative attuali, che in Alto Adige sono già eccellenti nel cercare di accompagnare le persone malate terminali  e ridurre al minimo le loro sofferenze fisiche e psichiche.” Lo ha detto il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Marco Galateo. La mozione è stata respinta a maggioranza dal Consiglio provinciale.

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