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Economia e Finanza

Stellantis si destreggia bene in Borsa

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A gennaio è stato raggiunto l’accordo per la fusione tra FCA e Groupe PSA.
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Il gruppo Fiat Chrysler Automobiles ha recentemente unito le sue forze con il Groupe Peugeot S.A. nella nuova holding Stellantis, quotata in Borsa come STLA.

Stellantis, con ticker symbol STLA, è il nuovo colosso dell’automotive. La megasocietà è nata ufficialmente il 16 gennaio 2021 dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e Peugeot (gruppo PSa). Il gigante franco-italo-americano controlla i sei brand automobilistici di Psa (Peugeot, Opel e Vauxhall, Citroën, Ds Automobiles e Free2Move Lease) e i marchi gestiti da Fca (Jeep, Chrysler, Comau, Dodge, Ram Trucks, Alfa Romeo, Maserati, Fiat, Lancia, Abarth, Leasys, Mopar e Teksid).

Secondo gli analisti del settore, Stellantis è destinata a diventare il quarto gruppo automobilistico al mondo dopo Volkswagen, Toyota e Renault-Nissan. Exor, la controllata della famiglia Agnelli, detiene più di 400 milioni di azioni ordinarie Stellantis (il 14,4% circa dell’intero capitale), seguita a ruota da Peugeot (7,2%), dallo Stato francese (6,2%) e dalla cinese Dongfeng (5,6%).

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Dalla fusione di FCA e PSA alla quotazione del gruppo Stellantis – Con un nome del genere – letteralmente “essere illuminato di stelle” dal verbo latino stello – la nuova società automobilistica non poteva che nascere sotto una buona stella. Dopo aver ricevuto il via libera dall’antitrust dell’Unione Europea, il 4 gennaio 2021 le assemblee degli azionisti di PSA e FCA hanno approvato la fusione con una netta percentuale di voti favorevoli (rispettivamente il 99,8% e il 99,1%).

Il consiglio di amministrazione ha quindi nominato due amministratori esecutivi, John Elkann come presidente e Carlos Tavares in qualità di chief executive officer. Il 18 gennaio 2021 i titoli del gruppo stati quotati a Piazza Affari nell’indice Ftse Mib e sul mercato azionario di Parigi nell’Euronext.

Il giorno successivo le azioni ordinarie Stellantis – su cui è possibile investire con IG, piattaforma leader in Italia per il trading online – sono state quotate e rese negoziabili anche al New York Stock Exchange.

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L’andamento dei titoli Stellantis   – Con oltre 42 miliardi di capitalizzazione, Stellantis è partita col botto al primo giorno di scambi. Quotato a 12,76 euro, ha chiuso al rialzo del 7,57% la seduta di debutto (a 13,52 euro per azione). La maggior parte degli scambi – quasi 24 milioni – si è avuta a Milano, mentre quelli sull’Euronext di Parigi si sono limitati a quasi 8 milioni.

Al suo primo giorno in Borsa, il titolo Stellantis è volato subito a +7,57.

Al 15 marzo, il titolo si è messo in evidenza a Piazza Affari raggiungendo il valore di 14,58 euro, specialmente grazie ai pareri positivi espressi dagli analisti.

Secondo questi ultimi, il tasso composto medio annuo di crescita (CAGR) del reddito operativo aziendale potrebbe aumentare del 25% entro il 2023. Ed è un segnale importante che Deutsche Bank, uno dei maggiori gruppi bancari mondiali, consigli di acquistare le azioni Stellantis, con un obiettivo di prezzo medio di 20 euro.

Un mese dopo, al 16 aprile, sulla Borsa di Milano le azioni della società nata dalla fusione FCA-PSA sono salite a quota 15,26 euro. Le vendite complessive sono salite del 177%, con una quota di mercato aumentata al 23,7%, lasciandosi di fatto alle spalle la crisi generata dalla pandemia di coronavirus.

Banca Akros ha raccomandato un rating buy a 18,4 euro. Gli esperti ritengono che il titolo Stellantis debba scambiare a valori simili a quelli dei diretti concorrenti. La società guidata da Carlos Tavares e John Elkann può contare su numerosi punti di forza: un management solido, un ottimo asset finanziario e un buon piano di crescita verso l’elettrico.

A questo proposito, il gruppo è intenzionato a produrre più di 400mila veicoli elettrici entro la fine del 2021. L’obiettivo a quattro anni è quello di favorire le versioni elettriche di ogni modello prodotto sia in Europa, sia negli Stati Uniti.

Conclusioni – Dopo la flessione registrata nel 2020 a causa dell’emergenza pandemica, il settore dell’automotive è tornato a generare numeri soddisfacenti. La neonata Stellantis si trova così a operare su un mercato reale e finanziario positivo, a cui offre il proprio impegno per una mobilità sempre più sostenibile e innovativa.

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