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Economia e Finanza

Stangata autunnale sulle famiglie: dal 1° di ottobre aumento della luce e del gas fino al 15,6%

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L’emergenza Covid inizia a presentare il conto alle famiglie italiane. Del resto era inevitabile perché il governo Conte ha fatto solo il gioco delle tre carte: al posto di mettere sul tavoli finanziamenti e aiuti reali ha giocato con gli anticipi, debiti e sconti fiscali e da adesso gli italiani sono costretti a pagare.

Ecco che allora oltre al mancato arrivo della cassa integrazione e dei bonus di 600 euro che ad alcuni dipendenti e imprenditori devono ancora essere accreditati da marzo 2020, dal primo ottobre sono scattati aumenti molto alti per luce e gas per una stangata che andrà a pesare sia sulle famiglie che sulle aziende già provate dalla crisi economica post lockdown.

L’energia elettrica aumenterà del 15,6% ed il gas dell’11,4% per una maggiorazione media annua di 166 euro a famiglia: 70 euro per l’energia elettrica e 96 per il gas.






Una stangata che arriva dopo l’aumento delle tariffe del terzo trimestre e che interessa tutte quelle persone che non sono passate al libero mercato. Si tratta dell’aumento maggiore dal 2003 da quando cioè sono stati introdotti gli aumenti trimestrali stabiliti dall’Autority.

Paradossalmente questo ennesimo prelievo forzoso dalle tasche degli italiani lo si dovrebbe persino leggere positivamente perché ci stiamo avvicinando ai livelli di consumo pre pandemia.

La consolazione, ma chi se ne frega, è che l’aumento è generalizzato per tutta Europa. Passando al mercato libero si può ottenere un risparmio pari all’11 – 12 % solo sulla quota relativa al consumo, mentre imposte, oneri di sistema restano comunque uguali ed incidono per il 45,7% per il gas ed il 35,1% per la luce elettrica. Da ricordare che per le famiglie con Isee inferiore a 8265 euro all’anno e a 20 mila con più di tre figli possono richiedere il bonus luce e gas.

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