Società
Solid Onlus: da Bolzano alla Siria per portare doni agli orfani di guerra
Si torna a parlare di scenari di guerra e delle iniziative per la solidarietà che anche dall’Alto Adige Solid Onlus porta ai bimbi meno fortunati.
L’associazione italiana è tornata in Siria tra le fine di dicembre e l’inizio di gennaio per inaugurare un nuovo anno all’insegna della solidarietà internazionale.
Dopo aver brindato a questo capodanno 2020 in una Damasco immersa da luci natalizie e folle festanti sulle macerie della guerra, questo nuovo viaggio organizzato all’interno del progetto Turismo Solidale è giunto nei villaggi cristiani verso nord, tra i monti di confine dell’antilibano, Maalula e Sednaya.
Proprio in quest’ultima, i volontari del sodalizio attivo in Siria fin dall’inizio della guerra, hanno distribuito doni alle bambine dell’orfanotrofio del monastero ortodosso Nostra Signora di Sednaya.
Vestiti da Babbo Natale, davanti ad un tradizionale presepe, i volontari di Solid, alcuni dei quali di Bolzano, hanno consegnato decine di giocattoli e materiale didattico raccolto in Italia, a circa 30 bambine rimaste orfane a causa degli attacchi terroristici e del conflitto bellico ancora in corso nelle zone a nord del paese.
Tra loro i rapppresentanti di CasaPound Andrea Bonazza e Fulvio Cobaldi che sottolinea: “Fresco dalla mia esperienza in Siria posso dire che ho potuto portare a casa un carico umano e culturale non indifferente.
Il popolo siriano è composto da persone fiere del proprio Paese, orgogliose delle proprie tradizioni e con una gran voglia di ripartire rimettendosi in piedi, consci della totale laicità governativa che permette la piena libertà religiosa.
Ho potuto trovarmi dinnanzi ad alberi natalizi e presepi e nel contempo a persone che andavano a pregare nella moschea. Durante il cenone del 31 dicembre ho potuto vedere donne col velo allo stesso tavolo di donne con la minigonna.
Dal punto di vista culturale la Siria è la culla della civiltà che può vantare siti archeologici come Bosra che solo pochi purtroppo hanno potuto ammirare. Spero e penso che ci ritornerò abbastanza presto perché la Siria ha molto bisogno di europei che credano in loro e nel loro Paese senza credere alle bufale che i media trasmettono per mettere questo popolo ed il loro Presidente in cattiva luce come più volte hanno provato a fare.
Per “deformazione” mi sono voluto informare su come fossero le condizioni e i trattamenti per i bambini con delle disabilità (Cobaldi si occupa di disabilità con la sua associazione ‘Impavidi Destini‘ e con una trasmissione radiofonica trasmessa il lunedì pomeriggio dalle 15 alle 16 su Radio Bolzano ndr) e mi hanno rassicurato che ci sono delle associazioni governative apposite che tutelano ed aiutano questo tipo di bambini.
Bimbi davvero seguiti ed aiutati nel miglior modo possibile, il che rende evidente che sopratutto Asma al-Assad, la first lady siriana, è molto sensibile alle tematiche legate ai più piccoli”.
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