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Alto Adige

Società con sede a Bolzano truffa contributi per il fotovoltaico in Basilicata: sequestri per 45 milioni

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Un sequestro conservativo di denaro, beni immobili e impianti per 44,9 milioni di euro è stato attuato dalla Corte dei Conti per il Veneto nei confronti di un gruppo di società operanti nel settore delle energie rinnovabili, responsabili di un danno erariale di oltre 65 milioni per l’indebita percezione di contributi pubblici.

Ha condotto le indagini la Guardia di Finanza di Venezia e Bolzano, nei confronti della «QCII Basilicata srl», con sede originariamente a Padova e successivamente trasferita nel capoluogo altoatesino.

La sopra citata società era proprietaria di 9 parchi fotovoltaici in Basilicata, di cui 6 con potenza superiore a 1 megawatt e 3 con potenza superiore a 100 kilowatt su particelle catastali contigue, per una superficie totale di 290.000 mq, pari a 40 campi di calcio.






La stessa aveva locato i 9 parchi a 40 società veicolo (aventi tutte la stessa denominazione, medesimo indirizzo, prive di uffici, organizzazione imprenditoriale e dipendenti), interamente partecipate dalla stessa capogruppo, in modo da dividere i parchi in 246 impianti fotovoltaici e far risultare, mediante false dichiarazioni che ciascuno dei suddetti parchi fosse in realtà di potenza inferiore a 50 kilowatt.

Attraverso tale artificio le 40 società avevano percepito incentivi pubblici riservati esclusivamente ai parchi fotovoltaici di potenza inferiore a 1 megawatt (I Conto Energia) e a 100 kw (ritiro dedicato), per un importo complessivo superiore ai 65 milioni di euro.

Di questi 65 milioni, circa 45 risultano di competenza territoriale della Procura contabile di Venezia e i restanti 20 di Bolzano.

 

 

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