Alto Adige
Sicurezza nei cantieri: la sfida delle nuove tecnologie
Bolzano ospita il 24esimo Colloquio Alpino: al centro la necessità di innovare per migliorare la prevenzione degli incidenti sul lavoro.
Bolzano, 25 ottobre 2024 – La sicurezza nei cantieri edili, tema cruciale per un settore che conta ancora troppi infortuni, è stata al centro del 24esimo Colloquio Alpino, tenutosi presso Palazzo Widmann. Organizzato dal Comitato Paritetico Edile, l’evento ha riunito esperti provenienti non solo dall’Alto Adige, ma anche da Austria, Germania, Svizzera e Liechtenstein per discutere un tema di grande attualità: come rendere più efficace la diffusione della cultura della sicurezza sul lavoro, soprattutto in un contesto sempre più multiculturale e tecnologicamente avanzato.
Un settore in trasformazione
I dati sul comparto edile in Alto Adige rivelano una realtà variegata: su un totale di 12.415 lavoratori, circa il 35%, ossia oltre 4.300, provengono dall’estero, portando con sé diverse lingue e culture. Questa diversità rappresenta una sfida ulteriore per la prevenzione degli incidenti sul lavoro, poiché la comunicazione e la formazione in materia di sicurezza devono essere accessibili a tutti, indipendentemente dal background linguistico e culturale.
Nel contesto italiano, i numeri sono preoccupanti. Solo nel 2023, si sono registrati circa 40.000 infortuni nel settore delle costruzioni, di cui 176 mortali. La tendenza è in crescita: nei primi mesi dell’anno, gli incidenti nei cantieri sono aumentati del 15%, secondo i dati Inail. “Una collaborazione transfrontaliera è essenziale per affrontare questa emergenza”, ha dichiarato Magdalena Amhof, assessora provinciale al Lavoro, intervenuta all’apertura del colloquio.
La tecnologia come alleata
Durante il convegno, il presidente del Comitato Paritetico Edile, Claudio Corrarati, ha sottolineato l’importanza di sfruttare le nuove tecnologie per migliorare la formazione in cantiere. “Dobbiamo cambiare linguaggio e puntare su strumenti innovativi”, ha affermato Corrarati. Tra le soluzioni proposte, brevi video formativi che sostituiscano le lezioni frontali tradizionali e codici QR disposti nei cantieri, che permettono ai lavoratori di accedere a istruzioni multilingue attraverso il proprio smartphone. L’obiettivo è rendere più immediata e inclusiva la trasmissione delle procedure di sicurezza.
Corrarati ha poi evidenziato un altro punto critico: “Siamo in ritardo rispetto ad altri Paesi sull’integrazione normativa di queste tecnologie nella formazione. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo, né un’Europa che frena i processi legislativi già avviati in Paesi come quelli di area germanica”.
Innovazione e ricerca: il futuro della sicurezza
Un ruolo chiave nell’innovazione del settore è stato riconosciuto anche al Fraunhofer Institute, che, in collaborazione con il NOI Techpark, ha esplorato nuove soluzioni tecnologiche applicabili ai cantieri. L’obiettivo è chiaro: rendere la tecnologia non solo uno strumento, ma il motore di una vera e propria rivoluzione culturale nel settore edile. “L’innovazione – ha concluso Corrarati – sarà la chiave per un cambio di rotta nella diffusione della cultura della sicurezza nei cantieri”.
In un settore che continua a contare troppe vittime, la sfida è ambiziosa, ma la strada sembra tracciata: puntare sulle nuove tecnologie per proteggere chi lavora.
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