Si barrica dentro la macchina per evitarne il sequestro: cosa è successo

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In una delle recenti giornate piovose si è consumato un episodio di sfida all’autorità che ha coinvolto una donna straniera. Il fatto si è svolto nel comune di Nago Torbole il 2 novembre, quando un agente della Polizia Locale Alto Garda e Ledro, nel corso di un controllo di routine, ha rilevato un veicolo in circolazione che avrebbe dovuto essere sequestrato.

La protagonista di questa singolare vicenda è giunta sul luogo poco dopo. Notando l’attenzione delle forze dell’ordine rivolta verso il suo veicolo, ha tentato di sfuggire. Un prontissimo intervento di una pattuglia della polizia locale ha però sventato il suo tentativo di fuga, costringendola a rifugiarsi all’interno dell’abitacolo del veicolo per impedirne il sequestro.

Nonostante numerosi tentativi di persuasione da parte degli agenti, la donna ha continuato a resistere, rifiutandosi di abbandonare il veicolo anche sotto un diluvio incessante. Alla fine, sono stati necessari ben cinque uomini della polizia locale per forzare l’apertura dello sportello e rimuovere la resistente conducente. Il veicolo è stato quindi rimorchiato via, lasciando Nago Torbole dopo un’operazione durata circa due ore.

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L’impressionante serie di infrazioni contestate alla donna include la violazione dell’art. 80 del Codice della strada per aver guidato un veicolo sospeso dalla circolazione, l’art. 192 c.2 per il rifiuto di esibire patente e documenti del veicolo, l’art. 193 per la mancata assicurazione, e l’art. 213 per aver circolato con un veicolo sotto sequestro.

La somma totale delle sanzioni amministrative derivanti da queste infrazioni supera i 5000 euro. Inoltre, la donna dovrà affrontare la revoca della patente e la confisca del veicolo. Ma la vera sorpresa è arrivata alla fine: la donna è stata denunciata a piede libero presso la Procura della Repubblica di Rovereto per resistenza a pubblico ufficiale, un reato che potrebbe comportare ulteriori conseguenze legali.

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