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Servizio scuola, marcia indietro dell’assessorato: “Si lavora per l’attivazione”

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Premesso che la scuola italiana ha attivato con successo la didattica a distanza, al fine di rispondere ad una richiesta di aiuto di alcune famiglie in difficoltà, abbiamo creato i presupposti giuridici, in tempi molto stretti, organizzando un servizio di emergenza per le bambine e i bambini della scuola dell’infanzia e le alunne e gli alunni della scuola primaria.

A tale scopo abbiamo approvato una legge e una delibera che definiscono i criteri di sicurezza. Non condivido la posizione assunta da parte dei dirigenti dei singoli istituti. Continuerò a lavorare per dare una risposta alle famiglie“.

Dopo lo stop dichiarato negli scorsi giorni al servizio emergenza scuola per gli alunni di lingua italiana, l’assessore alla scuola e cultura italiana Giuliano Vettorato e il sovrintendente Vincenzo Gullotta pianificano la marcia indietro con l’annuncio di probabili nuove predisposizioni per la ripartenza (Niente emergenza scuola per i bimbi italiani. Gullotta: “Prima la salute di alunni e docenti”).






Ieri il debutto negli asili nido e nelle scuole elementari di lingua tedesca e ladina per circa 2.300 bambini. Per gli italiani, al centro della polemica sullo stop, l‘assenza dei protocolli di sicurezza Inail che ha messo in allerta i dirigenti scolastici.

Ora si pensa a soluzioni per venire incontro alle famiglie in difficoltà che avevano aderito al servizio con 215 bimbi iscritti alle materne e 128 alle elementari.

La scuola italiana prosegue il lavoro per attivare un servizio per le famiglie che necessitano di un aiuto per l’assistenza ai bambini. L’offerta sarebbe realizzata anche con realtà operanti sul territorio e si concentrerebbe dalle 8 alle 12.30“, specifica una nota dell’assessorato.

(e.c.)

 



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