Economia e Finanza
Semplificazione appalti, accolte le proposte CNA-SHV
CNA-SHV e CNA-SHV Costruzioni prendono atto con soddisfazione del fatto che le proposte illustrate nei mesi scorsi ai membri della nuova Giunta provinciale in materia di appalti siano stati tramutati in un provvedimento concreto, ovvero un disegno di legge sulla semplificazione degli appalti, a dimostrazione della proficua collaborazione tra organi di governo provinciale e associazione di rappresentanza dell’artigianato e delle micro, piccole e medie imprese.
“Già il termine “semplificazione – afferma Claudio Corrarati – sposa in pieno la filosofia delle nostre proposte, visto che vengono previste diverse misure per alleggerire le procedure e armonizzarle tra le 500 stazioni appaltanti dell’Alto Adige”.
Il ddl provinciale prevede che il periodo di validità della dichiarazione delle imprese per l’elenco telematico degli operatori economici venga esteso da sei mesi a un anno. Semplificati la procedura seguita dai comitati di valutazione per le gare di qualità e il regolamento per la revoca dei provvedimenti di aggiudicazione nel settore delle costruzioni.
Il rispetto rigoroso dei criteri ambientali minimi sarà attenuato se non ci sono prodotti sul mercato che rispondono alle caratteristiche richieste. La specifica obbligatoria di una triplice proposta per il subappalto di servizi è cancellata.
Un ulteriore alleggerimento per stazioni appaltanti, Comuni e comunità comprensoriali deriverà dalla modifica dei controlli a campione sugli operatori economici per i contratti inferiori a 150.000 euro: in futuro non saranno più effettuati dalle 500 stazioni appaltanti pubbliche, ma dall’Agenzia per i contratti pubblici.
Le novità contenute nel disegno di legge comprendono anche l’innalzamento della soglia per il conferimento degli appalti diretti: sarà possibile conferire incarichi nel settore delle costruzioni, previa consultazione di almeno tre società, fino ad un importo di 150.000 euro, oltre la soglia finora in vigore di 40.000 euro. Le stesse regole valgono per servizi e acquisti ma in questo caso la soglia sarà 100.000 euro.
“Bene l’innalzamento della soglia per gli incarichi diretti – aggiunge Corrarati – ma temiamo che venga applicata solo nei centri delle valli, affidando lavori alle aziende della zona, mentre i grandi centri urbani di fondovalle potrebbero continuare ad espletare appalti di grandi dimensioni.
Chiediamo alla Provincia di sensibilizzare il più possibile le grandi stazioni appaltanti, compresi i Comuni dei centri urbani più grandi, affinché procedano con piccole gare o appalti suddivisi in lotti, agevolando la partecipazione delle PMI locali”.
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