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Bolzano

Segni di un possibile strangolamento sul corpo senza vita di Laura Perselli

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Secondo il medico legale ci sarebbero segni di una morte da soffocamento sul corpo senza vita della donna scomparsa da Bolzano assieme al marito Peter Neumair lo scorso 4 gennaio.

La notizia, non confermata in maniera ufficiale dalla Procura, parlerebbe di segni evidenti che potrebbero ricondurre ad un assassinio per strangolamento.

Le ricerche dell’uomo da arte della protezione civile e dei vigili del fuoco riprenderanno oggi dopo una breve pausa dovuta all’ondata di maltempo che ha investito l’Alto Adige nelle ultime ore. Si tratterebbe tuttavia solamente di una prima valutazione da parte di Dario Raniero dell’Istituto di Medicina legale di Verona, l’anatomopatologo che si sta occupando del caso.






In attesa della possibile richiesta da parte della difesa di un incidente probatorio il corpo della Perselli è stato congelato per preservarne i liquidi organici, in attesa dell’esame autoptico, che sarà decisivo per un ulteriore sviluppo delle indagini.

Nel frattempo la difesa del figlio Benno, al momento unico accusato di duplice omicidio e occultamento di cadavere, ha richiesto la scarcerazione che verrà decisa oggi (9 febbraio) durante l’udienza del riesame. Secondo il suo avvocato Flavio Moccia, l’esito dell’autopsia rivelerà un quadro probatorio che andrà a modificare la posizione del suo assistito che al momento si trova in carcere in uno stato “di assoluta prostrazione”.

Sempre che si dimostri che il colpevole è lui, sulla reale imputabilità di Benno nel frattempo comincerebbero a sorgere i primi dubbi: nel luglio dello scorso anno il 30enne era stato infatti trasferito nel reparto di psichiatria di un ospedale tedesco a causa di disturbi di natura paranoide sfociati in seguito ad un lite con l’allora fidanzata. Potrebbe spuntare in questo caso l’ipotesi difensiva di una possibile semi infermità mentale.



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