Politica

‘Secessione’ dallo sport nazionale e polizie provinciali. Fratelli d’Italia: “Dalla Giunta tendenze catalane”

Pubblicato

3 anni fa

13 Ottobre 2021

Redazione

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Polizia locale e secessione dell’ordinamento dello sport: sono fra le competenze più dirompenti fra quelle votate oggi dalla maggioranza con perno in Svp e Lega in Consiglio regionale. Era in discussione il parere su uno dei disegni di legge di devolution presentati dalla Svp in Senato (Sen. Durnwalder, Steger e Unterberger).

Spiega il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Urzì: “Lega ed Svp hanno votato assestando un ulteriore colpo netto sotto la cintola alla regione che ne è uscita fortemente indebolita. Il parere favorevole alla norma è stata l’ufficializzazione del parere favorevole alla cessione di ulteriori ambiti di competenza regionali, come quello sulla toponomastica comunale, e la riduzione unilaterale delle competenze concorrenti fra Stato e Province a competenze esclusivamente provinciali, senza alcuna concertazione e con un metodo alla catalana“.

“Per esempio su Polizia locale provinciale e competenza ordinamentale sullo sport oggi in mano allo Stato. E’ infatti scattato un sonoro sì proprio alla ‘secessione’ di tutto l’ordinamento sportivo dal sistema nazionale. Tradotto: potrebbe significare ‘basta maglia azzurra’ in provincia di Bolzano per gli atleti locali. E autonomia anche nella scelta di in che forma e con chi partecipare a tornei o campionati.

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Strappo anche come detto sulla richiesta di una polizia provinciale. Nel passato esisteva una generica competenza su una polizia ‘urbana o rurale’, adesso la si immagina ‘polizia locale provinciale’ e basta, comandata da Kompatscher, magari affidata a corpi paramilitari già esistenti. Prospettiva incerta e preoccupante per le interferenze che avrebbe rispetto le funzioni di carabinieri, polizia e guardai di finanza.

“Ma il disegno di legge prevede anche per esempio che la Provincia di Bolzano possa avere competenza assoluta in materia di commercio (e anche di orari dei negozi). Chiusi per esempio al fine settimana. Tutti a Verona a fare la spesa grande o lo shopping. La domenica a casa per legge“, conclude Urzì.

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