Alto Adige
Scuole superiori, dal 7 gennaio lezioni in presenza al 75%
Da giovedì 7 gennaio, saranno complessivamente 8.149 gli studenti del secondo ciclo di istruzione, per un totale di 518 classi, che rientreranno in aula. Giovedì 7 e venerdì 8 l’orario dell’attività didattica rimarrà provvisorio, diventando definitivo a partire da lunedì 11 gennaio.
Nelle scuole superiori e negli istituti professionali in lingua italiana, le attività scolastiche e didattiche si svolgeranno da un minimo del 50% fino ad un massimo del 75% degli studenti in presenza. Lo stesso obiettivo vale per le scuole in lingua tedesca e ladina.
Le misure necessarie, sia dal punto di vista della mobilità sia per quanto riguarda le regole generali da rispettare sono state esposte oggi (5 gennaio) dai tre assessori provinciali alla scuola italiana Giuliano Vettorato, a quella tedesca Philipp Achammer e a quella ladina Daniel Alfreider.
Vettorato: “Traguardo frutto dell’impegno comune”
“Il rientro in classe di ragazze e ragazzi – ha sottolineato Vettorato – rappresenta un forte segnale di speranza da diffondere a tutta la collettività, alle prese con questo lungo e difficile periodo legato alla pandemia. La scuola in presenza è fatta di socialità e normalità e il traguardo che abbiamo raggiunto in Alto Adige è il frutto di un grande lavoro di condivisione con le tre intendenze scolastiche, i dirigenti scolastici e i Comuni, con i quali in questi mesi abbiamo continuato a lavorare a stretto contatto verso un ritorno della didattica in presenza“.
Nelle scuole in lingua italiana, il limite del 75% in presenza potrà essere modulato dal singolo istituto. Previsti ingressi scaglionati alla mattina, dalle 7.40 alle 8.40 “al fine soprattutto di evitare assembramenti nelle zone ad alta densità scolastica” ha evidenziato Vettorato.
In concomitanza con la ripartenza in presenza nelle scuole, proseguirà in tutti gli istituti di ordine e grado l’attività di monitoraggio settimanale su base volontaria, per rilevare eventuali nuovi casi di positività al Covid-19. Ad essere coinvolti, attraverso un test antigenico settimanale, saranno 900 insegnanti e 300 studenti. “L’obiettivo – conclude Vettorato – è quello di garantire il coinvolgimento, graduale, di tutti gli istituti sul territorio”.
tl/sf
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