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Società

Scuole professionali in calo, apprendisti in stagnazione

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Il continuo calo di iscritti agli istituti professionali e la stagnazione del numero di apprendisti, secondo i dati diffusi oggi dall’Astat, confermano che negli ultimi anni non è stata fatta una politica di rilancio dei mestieri e delle scuole professionali”.

Lo afferma Claudio Corrarati, presidente della CNA-SHV. L’Unione degli Artigiani e delle Piccole imprese ha posto con forza la questione agli assessori provinciali Vettorato (Scuola Italiana), Achammer (Scuola tedesca e economia) e Bessone (Lavori pubblici) nel corso degli incontri di inizio legislatura sull’attuazione del programma.

Nell’anno formativo 2018/2019 – rileva l’Astat – risultano 10.354 giovani iscritti agli istituti professionali, di cui 6.874 ai corsi a tempo pieno, questi ultimi in calo del 4,3%, terza flessione consecutiva. Gli apprendisti sono stati 3.480, in aumento del 3,8%, ma il numero ristagna da 10 anni.






Un esempio di quanto affermiamo – prosegue Corrarati – sono i licei cittadini senza aule rispetto al continuo aumento di studenti e, nello stesso momento, le scuole professionali senza un numero adeguato di iscritti.

Riteniamo sia giunto il momento di avviare una campagna informativa che coinvolga i giovani e le famiglie sulle opportunità lavorative e formative offerte dai mestieri tradizionali e innovativi, ma anche sul ruolo sociale che tali attività svolgono.

Soprattutto nei centri urbani, deve essere diradata definitivamente questa polvere opaca che offusca la percezione sui ragazzi che si iscrivono alle scuole professionali o entrano in un percorso di apprendistato, scelte ritenute erroneamente di serie B, adatte per chi non avrebbe adeguate capacità per affrontare i percorsi scolastici tradizionali. Dobbiamo invertire il trend subito con azioni mirate”.

 



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