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Uccisa da un’auto pirata, era in strada per soccorrere un animale

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Una vita spezzata troppo presto, un gesto di altruismo pagato con il prezzo più alto: la morte. È accaduto tutto in pochi, drammatici istanti nella notte a Lurago Marinone, piccolo comune in provincia di Como, dove una ragazza di appena vent’anni ha perso la vita in un incidente che ha il sapore dell’assurdo.

Era in auto con il fidanzato, quando qualcosa ha attirato la loro attenzione lungo il ciglio della strada. Un piccolo animale, forse investito poco prima, giaceva sull’asfalto. I due giovani decidono di fermarsi. Un gesto di compassione, una pausa nella notte per tentare di soccorrere una creatura ferita. Lei scende, attraversa la strada. Ma in quel momento sopraggiunge un’auto a velocità folle.

L’impatto è devastante. Il corpo della ragazza viene travolto e trascinato per alcuni metri. L’automobilista, invece di fermarsi, si dà alla fuga, abbandonando sull’asfalto non solo un corpo esanime, ma anche un fidanzato sconvolto, impotente testimone di un incubo a occhi aperti.






I soccorsi arrivano in fretta, si alza in volo l’elicottero per il trasporto d’urgenza all’ospedale Sant’Anna di Como. Ma non c’è nulla da fare. Il cuore della ventenne smette di battere poco dopo l’arrivo in ospedale, lasciando dietro di sé dolore, rabbia, e una domanda che ora pesa come un macigno: “Chi ha potuto commettere un gesto così vile e poi fuggire?”

I carabinieri hanno avviato le indagini, visionando le telecamere della zona e raccogliendo testimonianze. Ogni dettaglio può essere decisivo per dare un volto e un nome al responsabile di questo atto codardo.

Nel silenzio della notte comasca, resta l’eco di una tragedia insensata, un destino crudele che ha spento la luce di una ragazza troppo giovane per morire, mentre cercava di aiutare chi non poteva chiedere aiuto.



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