Alto Adige
Sanità, nomina di Regele in assenza di criteri: partita un’interrogazione parlamentare
Ha sollevato un vero polverone l’annosa questione delle presunte nomine irregolari all’interno di alcune strutture facenti capo all’Azienda sanitaria dell’Alto Adige. E sulla questione ora è stata depositata un’interrogazione parlamentare volta a fare chiarezza sui presupposti in base ai quali tale pratica sarebbe stata realizzata a livello locale.
E’ di nuovo il caso della sfortunata dottoressa Dagmar Regele, neo riconfermata direttrice del servizio d’igiene e sanità pubblica presso il Comprensorio Sanitario di Brunico e direttrice del dipartimento di prevenzione Asl Alto Adige, la cui nomina bis risulta inficiata da un vizio di forma non del tutto trascurabile, che rischierebbe la messa in discussione del ruolo attualmente ricoperto dalla dirigente sanitaria.
La nostra testata aveva segnalato in precedenza la strana casistica relativa alla dottoressa in Comitato sanitario tecnico cercasi: le nomine “autonormate” dei dirigenti e il caso Regele .
Per ammissione della stessa Asl, il nucleo di valutazione per la rinomina della stessa non era, e ancora non è, stato istituito.
Sarebbe stato così necessario procedere al rinnovo dell’incarico senza il rispetto del normale iter, le cui regole sono dettate dalla normativa provinciale vigente e da quella nazionale.
Il riferimento è all’art. 46, comma 4° della L.P. 05/03/2001, n.7, il quale prevede che “il/la dirigente sanitario/a con incarico di direttore/direttrice al termine dell’incarico sia obbligatoriamente sottoposto a tale valutazione”.
Di rilevanza anche l’articolo 15, comma 4, ultimo periodo del decreto legislativo n. 502 del 1992, il quale prescrive che “i risultati della gestione sono sottoposti a verifica annuale tramite il nucleo di valutazione; allo stesso modo, al comma 1 dell’articolo 15-ter del medesimo decreto legislativo, è prevista anche la valutazione del collegio tecnico di cui al comma 5 dell’articolo 15 ovvero il dirigente è sottoposto a verifica triennale; quello con incarico di struttura, semplice o complessa, è sottoposto la verifica anche al termine dell’incarico“.
Si legge tuttavia nel testo della delibera prodotta dal Comprensorio sanitario di Brunico (n. 613/2018 del 13 novembre 2018) e che darebbe il via libera alla riassunzione di Regele (il suo contratto di lavoro con la sanità, con decorrenza 01.12.2013 risultava in scadenza il 30 novembre 2018), una affermazione che legittimerebbe proprio la rinomina del dirigente sanitario anche in assenza dei criteri previsti dalla legge.
Dalla delibera del direttore generale n. 613/2018, si evince che allo stato attuale sia i nuclei di valutazione che il collegio tecnico non sono ancora stati istituiti, ma nonostante l’inottemperanza sia della normativa nazionale che di quella provinciale, il dg sembra ritenere che la mancata nomina del nucleo di valutazione e del collegio tecnico non possa compromettere il diritto dei dirigenti ad ottenere il rinnovo dell’incarico in presenza di una valutazione positiva da parte del diretto superiore.
Per questo motivo, con protocollo dell’8 maggio 2018 n. 125687-BK e sua integrazione del 26 ottobre 2015 prot. 126539-BK, la dottoressa Marion von Sölder zu Brackenstein, in qualità di direttrice reggente della direzione territoriale presso il comprensorio sanitario di Brunico, gerarchicamente superiore della dottoressa Dagmar Regele, è stata chiamata a pronunciarsi.
E di fatto, si sarebbe pronunciata favorevolmente riguardo il rinnovo dell’incarico.
Occorrerebbe ora chiarire su che base la dottoressa Marion von Sölder zu Brackenstein, gerarchicamente superiore della dottoressa Dagmar Regele, abbia dato parere favorevole al rinnovo anche nonostante il dipartimento di igiene e sanità pubblica diretto dalla stessa dottoressa Regele, abbia registrato la più bassa copertura vaccinale a livello nazionale, che l’ex direttore dell’Istituto superiore di sanità dottor Walter Ricciardi, non ha esitato a definirle da «terzo mondo».
La rinomina sarebbe avvenuta, come detto, ma rimaniamo nella speranza e nell’attesa di un’eventuale smentita da parte degli interessati, senza prendere in considerazione il cosiddetto “rinnovo provvisorio in attesa di valutazione” da parte del Nucleo di Valutazione sanitario e del Collegio Tecnico, gli unici incaricati ufficiali per il rilascio del nulla osta alla riconferma in ruolo.
L’interrogazione alla Camera all’indirizzo del Ministero della Salute è datata 30 gennaio 2019 ed è stata lanciata dal gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle, nel particolare dal pentastellato altoatesino di nascita Maurizio Cattoi e non senza il contributo, come al solito, dei #guardianidellalegalità.
L’onorevole Maurizio Cattoi, nativo di Bressanone, già Comandante del Corpo Forestale della provincia di Pesaro/Urbino, deputato alla Camera per il Movimento 5 Stelle, ha ufficialmente confermato alla nostra testata di avere depositato il documento avente come oggetto “quesiti riferiti a procedura di rinnovamento incarico per dirigente ASL Alto Adige – comprensorio di Brunico“.
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