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San Francesco di Sales, i giornalisti da Muser. “Cronisti della storia e costruttori di ponti”

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Gli inviti a fare formazione con l’informazione e ad amplificare il bene raccontando anche le buone notizie sono stati rivolti oggi (24 gennaio) dal vescovo Ivo Muser nel tradizionale incontro a Bolzano con gli operatori della comunicazione, dedicato quest’anno al rapporto tra giornalismo, storia e memoria.

In occasione del tradizionale incontro nel Centro pastorale per la ricorrenza del loro patrono Francesco di Sales, il vescovo Ivo Muser ha ringraziato i giornalisti per l’attenzione con cui hanno accompagnato anche nel 2019 la Chiesa locale, citando ad esempio l‘ordinazione episcopale di Michele Tomasi a Bressanone.

Secondo il presule “i media devono contribuire a costruire ponti: tra passato e presente, tra le persone, tra i gruppi linguistici, con uomini e donne provenienti da altri Paesi“.






Allo stesso tempo è importante mettere al centro della notizia l’attenzione alla singola persona: “La critica è legittima e assolutamente necessaria, ma il rispetto del singolo, della sua vita, delle sue idee, non può essere facoltativo“, ha ribadito Muser.

Dal vescovo è arrivato infine un invito a tutti i professionisti dell‘informazione: “Fra le tante notizie che scovate, non dimenticate mai di scrivere un pezzo o di fare un servizio che infondano speranza, una buona notizia rivolta soprattutto ai giovani. Date voce al bene, vi ringrazieranno in molti“.

Alla celebrazione della Parola è seguita una tavola rotonda sul rapporto tra giornalismo, storia e memoria: il vescovo Ivo Muser e i direttori dei due quotidiani locali che dal secondo dopoguerra hanno raccontato lo sviluppo della convivenza tra i gruppi linguistici, Alberto Faustini per l‘Alto Adige e Toni Ebner per il Dolomiten, hanno risposto alle domande del caporedattore dell’ANSA regionale Stefan Wallisch.

A portare i saluti della categoria professionale sono stati Willy Vontavon (vicepresidente Ordine regionale) e Marco Angelucci (presidente Assostampa Alto Adige).



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