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Economia e Finanza

Salute e sicurezza sul lavoro, Cna: “Più burocrazia significa minori tutele”

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Snellimento delle pratiche burocratiche, definendo una serie di modalità semplificate per un’applicazione reale degli obblighi di prevenzione, e un maggior coinvolgimento delle parti sociali. Sono queste le principali richieste avanzate dalla CNA sul tema salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ai ministri del Lavoro, Nunzia Catalfo, e della Salute, Roberto Speranza.

Riteniamo – afferma Claudio Corrarati, presidente di CNA Trentino Alto Adige – che sia necessaria una revisione complessiva dell’apparato sanzionatorio eccessivamente prescrittivo, basato su controlli formali e ormai obsoleto. Riguardo l’attività di vigilanza in materia è indispensabile un’azione di programmazione e di indirizzo uniforme“.

Allo stesso tempo – secondo CNA regionale – è necessario rimarcare il ruolo delle parti sociali, essenziali per l’applicazione della disciplina legislativa e per la formulazione di proposte per lo sviluppo e il perfezionamento della legislazione.






A ciò si aggiunge un’inversione di tendenza degli infortuni sui luoghi di lavoro, dal 2017 di nuovo in aumento, che, a parere della CNA, sembra coincidere con la percezione di una diminuita attenzione delle Istituzioni per il fenomeno infortunistico.

Per la CNA sarebbe utile prevedere una “manutenzione” del Decreto legislativo 81/2008 che, a 11 anni dalla sua pubblicazione, ha dimostrato la propria validità ma anche le proprie lacune.

Il Testo unico mostra tutti i segni del tempo, sia in termini di mancato adeguamento alle nuove forme di lavoro e di produzione sia in termini di limitata efficacia di alcune sue prescrizioni.



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