Musica
Sabato 8 dicembre: finalmente JEMM!
Il conto alla rovescia verso le 20.30 di sabato 8 dicembre 2018 sta per concludersi, e finalmente al Nuovo Teatro di S. Giacomo di Laives (con ingresso libero!) sarà… «Groovy world music experience…».
Un’esperienza, suggerisce il titolo del concerto-evento.
E certamente un composito quanto coinvolgente viaggio musicale – a cavallo fra ritmi africani, calore caraibico, fresche improvvisazioni di carattere jazzato, dimensioni oniriche, world-music dalle contaminazioni etniche e folk coniugate al moderno.
Tutto questo – e ancor più di quanto le parole non riescano ad anticipare – sarà contenuto nell’intreccio di dialoghi musicali che si svilupperà grazie a musicisti sopraffini.
Sul palco, il mito delle percussioni del mondo (ma non soltanto) Max Castlunger, e gli altri cinque artisti di razza riuniti assieme a lui nella JEMM Music Project: Jack Alemanno alla batteria modificata, Marco Stagni al basso elettrico, Matteo Cuzzolin al sax, Hannes Mock al trombone, Mirko Pedrotti al vibrafono.
Una serata che vedrà co-protagonisti, in un tutt’uno inscindibile con gli interpreti, sorprendenti strumenti etnici come lo Steel drum caraibico, l’Hang, il Balafon africano, il Didgeridoo australiano, i Tapi, cioè dei tamburi delle Alpi ideati da Castlunger, eccetera, che si interfacceranno con strumenti più classici della tradizione occidentale (anche ‘personalizzati’, ove del caso: ma questo lo scoprirà chi ci sarà…).
A completare la proposta, le fotografie dell’artista dell’immagine Gustav Willeit, originario, come Max Castlunger, della Val Badia, i cui “scatti d’autore” regaleranno un differente sfondo visivo a ciascun brano musicale. Delle vere chicche.
Organizza il Centro culturale S. Giacomo, la cui incaricata per i contatti con gli artisti, Mara da Roit, aggiunge alle informazioni di richiamo un altro, doppio input: “Il ‘live’ verrà interamente filmato, e il tutto si tradurrà poi in alcuni singoli ‘video’ che accompagneranno il lancio del CD della band, in uscita nel 2019.
Infatti il nuovo repertorio della JEMM sarà eseguito in anteprima proprio al Teatro di S. Giacomo. Un bel privilegio, per chi assisterà al concerto! Al tempo stesso, ciò vuol dire che giocherà un ruolo anche il calore del pubblico, il suo apporto spontaneo“.
«Lo spettacolo – dice il presidente del Centro culturale, architetto Giorgio Cattelan – strizza l’occhio a una platea trasversale – da un lato per via della commistione di più generi, dall’altro grazie al fatto che la musica strumentale parla a tutti in un egual linguaggio, anche se soggettivo è il modo di recepirla. Il nostro invito è perciò rivolto a tutti, e certamente a chi è attratto dall’originalità, dal diverso dal ‘consueto”.
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