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Merano

Ruba bancomat a Merano e spende 1200 euro in gratta e vinci: denunciato 24enne bolzanino

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I carabinieri di Lagundo hanno denunciato a piede libero un bolzanino per furto aggravato. Lo scorso ottobre una donna di Naturno era stata derubata mentre faceva shopping presso un centro commerciale di Lagundo, un pomeriggio.

Mentre provava delle scarpe aveva appoggiato la propria borsa sulla panca dove era seduta. Per qualche istante aveva perso d’occhio la borsa per guardarsi le scarpe allo specchio ma la borsa era sempre lì.

Rientrando a casa, grazie a un SMS aveva scoperto che qualcuno aveva appena speso 1.200 euro con la sua carta di credito. Aperta la borsa, l’amara scoperta: il portafogli con soldi, carte elettroniche e documenti d’identità non c’era più. Probabilmente qualcuno l’aveva sfilato mentre lei provava le scarpe.






Non le era rimasto che, senza molte speranze, recarsi dai carabinieri di Merano per presentare denuncia di furto. Fortunatamente qualche giorno dopo il portafoglio in pelle rossa non era passato inosservato a un cittadino di Lana che lo ha rinvenuto non lontano dalla MEBO e lo ha portato dai carabinieri di Lana.

Nel frattempo i carabinieri di Lagundo avevano avviato le indagini scoprendo che la carta di credito era stata successivamente utilizzata dagli autori del furto per acquistare biglietti delle lotterie tipo “gratta e vinci” presso un’area di servizio lungo la MEBO per una somma complessiva di 1200 euro, proprio lo stesso giorno del furto.

Forse il ladro sperava di “monetizzare” il bottino che era solamente sotto forma di carta di pagamento.

A quel punto i militari dell’Arma hanno indagato su chi aveva acquistato i “gratta e vinci” e su chi e dove li aveva incassati. Sono così risaliti a un giovane bolzanino, peraltro al momento pure incensurato, un ventiquattrenne.

Lo hanno quindi denunciato alla Procura della Repubblica di Bolzano per i reati di furto e di indebito utilizzo di strumenti di pagamento elettronici, reato piuttosto grave che viene punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da 310 a 1.550 euro.



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