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Merano

Rifiuti, un cantiere senza fine: Verdi attivano mozione sullo smaltimento dei rifiuti e sul continuo aumento delle tariffe

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Martedì sera il Consiglio comunale di Merano discuterà sulla mozione promossa dai Verdi sullo smaltimento dei rifiuti e sul continuo aumento delle tariffe: Alleanza, Civica e SVP, subito dopo l’ultimo recente aumento, ne hanno annunciato un altro per il 2024.

Nel 2023 a Merano lo smaltimento dei rifiuti residui è risultato notevolmente più costoso. Vale la pena infatti ricordare che da un lato Alleanza, Civica e SVP hanno già provveduto ad aumentare le tariffe per l’anno in corso e dall’altro hanno ridotto del 35% la quantità di rifiuti che rientrano nella tariffa base e che dunque  vengono smaltiti senza costi aggiuntivi. Ma non basta, secondo i Verdi: lo smaltimento di ogni chilo al di fuori della tariffa base è stato aumentato a 0,42 centesimi. Molte famiglie rischiano dunque di ritrovarsi a tempi assai brevi una bolletta dei rifiuti molto più elevata. Una preoccupazione confermata dai dati del 2022, nel corso del quale ben 7.000 famiglie avevano superato i limiti minimi di svuotamento. La giunta, attraverso la risposta a una interrogazione con richiesta di risposta scritta avanzata dai Verdi, ha fatto sapere che la tariffa poi sarà ulteriormente adeguata all’inflazione nel corso del 2024, vale a dire con un indice dell’8,8%.

I Verdi hanno già presentato nel mese di agosto una mozione per cercare di impedire un fenomeno atteso: persone che smaltiranno illegalmente i propri rifiuti pur di non vedere salire alle stelle le bollette del servizio asporto di ASM. Il documento verrà finalmente discusso martedì in consiglio comunale.






Con esso i Verdi propongono le seguenti misure: in primo luogo, la Municipalizzata dovrebbe informare tempestivamente tutte le famiglie sulla loro situazione attuale circa il numero da loro raggiunto degli svuotamenti garantiti nella tariffa base. L’assessora all’ambiente Katharina Zeller e il presidente, in quota SVP, dell’ASM avevano annunciato che questi dati sarebbero stati messi a disposizione di tutte le famiglie a partire già da metà settembre. Siamo agli inizi di novembre e a tutt’oggi nessuna notifica in tal senso è stata ancora ricevuta dalle famiglie meranesi.

In secondo luogo, sempre all’interno della mozione presentata tre mesi fa, i Verdi avevano chiesto che la Municipalizzata comunicasse al consiglio comunale entro ottobre 2023 i dati sugli svuotamenti garantiti e utilizzati dai e dalle meranesi nel corso del 2023. Accanto ad essi si era chiesto di sottoporre al consiglio anche un’analisi per verificare se la riduzione della quantità minima del 35% (rispetto al 2022) debba e possa essere mantenuta nella stessa misura anche per l’anno 2024: tanto per i presscontainer (conteggio a chilogrammi), quanto per bidoni dei rifiuti residui (conteggio a volume). Ad ASM si chiedeva anche di individuare i perché, e i correttivi necessari, al dato che vede ben il 46% delle famiglie che smaltiscono i loro rifiuti residui nei bidoni neri, superare i limiti degli svuotamenti garantiti in tariffa base. Per le famiglie che invece portano i loro rifiuti residui al presscontainer la percentuale scende al “solo” 21%. In terzo luogo inoltre si chiedeva di rivedere, dopo circa 20 anni dall’adozione, il calcolo del rapporto tra volume (bidone) e chilogrammo (presscontainer): esso infatti pare non corrispondere più ai dati odierni dello smaltimento rifiuti.

I Verdi si aspettano che Alleanza, Civica e SVP presentino martedì in consiglio comunale dati esaurienti e dimostrino come intendono affrontare quello che sembra essere un vero e proprio cantiere senza fine: un efficiente sistema di smaltimento rifiuti. A fronte anche e soprattutto dei crescenti costi imputati ai cittadini e alle cittadine. Chi differenzia con cura e crea quindi pochi rifiuti va premiato. Così come va corretta l’eccessiva differenza di trattamento economico tra i diversi sistemi di smaltimento presenti in città.



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