Politica
Riaperture, Team K: “Un sospiro di sollievo anche per artisti e organizzatori di eventi”
E’ passato giorni fa l’emendamento del consigliere provinciale del Team K Alex Ploner per la ripartenza delle attività culturali e artistiche con la possibilità di organizzare eventi. Un emendamento che oggi è contenuto nella nuova legge provinciale e che va a modificare la forma originaria della stessa legge che prevedeva il divieto di qualsiasi tipo di evento pubblico fino al termine dell’emergenza legata al coronavirus.
“Il palcoscenico è il luogo di lavoro degli artisti. Sarebbe stato illogico con la nuova legge provinciale far ripartire gli artisti e le istituzioni culturali, ma tenere chiusi i loro luoghi di lavoro – sostiene Ploner – . Sono convinto che le bande musicali, i cori, gli organizzatori e i singoli artisti siano abbastanza creativi da far rivivere la vita culturale nel rispetto delle misure di sicurezza in vigore.
In particolare, possono essere organizzati solo eventi in cui non vi sia contatto fisico diretto tra i partecipanti e nel rispetto delle norme di sicurezza.
“Per esempio, se gli organizzatori vogliono organizzare un cinema drive-in o se una band vuole suonare un concerto con la distanza necessaria, allora non vedo alcuna ragione per non permetterlo. In ogni caso negli ultimi due mesi si è parlato troppo poco di cultura.
A parte l’aiuto finanziario immediato di 600 euro, gli operatori culturali dell’Alto Adige non hanno visto o sentito parlare molto delle misure da adottare nel campo culturale. Dopo l’attenzione per l’economia, ora l’attenzione dovrebbe essere rivolta anche alla cultura”, dice Alex Ploner.
È grazie all’impegno del Team K che le luci di alcuni palcoscenici potranno dunque essere riaccese a partire da oggi, 11 maggio e che gli artisti, seppur limitati dopo l’isolamento culturale, potranno di nuovo vivere la loro creatività davanti a un pubblico.
Tuttavia, la Giunta provinciale sta allentando con prudenza il freno a mano. Le eccezioni in questo settore devono essere infatti determinate con decreto del presidente della Giunta.
“Permettere al commercio, all’industria e agli artigiani di lavorare, ma non permettere al mondo della cultura di tornare in scena per noi era incomprensibile. Siamo soddisfatti che la nostra richiesta abbia innescato un cambio di prospettiva nella Giunta. Anche gli artisti sono ora sull’orlo della rovina economica.
Tutti abbiamo di nuovo bisogno di musica, danza, canto e letteratura, anche se da fruire con le necessarie misure di sicurezza. Speriamo che in futuro si presti maggiore attenzione alla cultura e agli organizzatori di eventi nel prevedere le misure di sostegno”, conclude Paul Köllensperger.
(e.c.)
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