Alto Adige
Residenze per anziani: necessità di personale qualificato

Il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, e l’assessora alle politiche sociali, Waltraud Deeg, hanno avuto un incontro con la presidente dell’Associazione delle residenze per Anziani.
Da metà maggio, l’Associazione delle Residenze per Anziani dell’Alto Adige ha una nuova guida: si tratta di Martina Ladurner, ricevuta ieri (9 luglio) a Palazzo Widmann dal presidente della provincia Arno Kompatscher e dall’assessore alle politiche sociali, Waltruad Deeg. La presidente Ladurner dirige la casa di riposo “Mathias Ladurner” di Lagundo dal 2009 ed è attiva dal 2016 nel comitato ARpA.
L’incontro, al quale ha partecipato anche il direttore dell’Associazione Oswald Mair, si è concentrato sulle sfide passate e presenti delle 76 residenze per anziani altoatesine. In particolare, la discussione ha riguardato il tema della necessità di reperire personale qualificato, argomento molto importante a livello provinciale. “Siamo impegnati a garantire ed assicurare un’assistenza ed un trattamento medico di alta qualità alle persone anziane. Per raggiungere questo obiettivo dobbiamo cercare di adottare soluzione giuste” ha fatto presente il presidente Kompatscher durante la riunione.
Analoghi concetti sono stati ribaditi dall’assessora alle politiche sociali, Waltraud Deeg, la quale ha aggiunto che ciò richiederà misure nel campo della formazione e della formazione continua. “Il settore dell’assistenza è un ambiente interessante per chi ha intenzione di intraprendere questo tipo di carriera. Ecco perché vogliamo intensificare la formazione nei prossimi anni”.
Altri temi centrali hanno riguardato la salvaguardia delle cure infermieristiche, la necessità di adeguamenti strutturali nelle residenze e il miglioramento delle condizioni di lavoro dei dipendenti nelle case di riposo. A questo ultimo proposito, l’assessore Waltraud Deed, ha sottolineato l’importanza di un opportuno allineamento dei profili professionali, sociali e sanitari.
Durante la pandemia da Coronavirus le case di riposo sono state messe a dura prova, ma l’esperienza pandemica è servita per migliorare le strutture e riconsiderare gli obiettivi futuri. Tutti i partecipanti alla riunione hanno convenuto che la cooperazione e il networking sono stati essenziali e hanno dato un contributo significativo alla gestione delle sfide poste dalla pandemia. Allo stesso tempo, è importante guardare avanti e promuovere ulteriormente la comunicazione tra le varie strutture per anziani.
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