Alto Adige
Regione: nuove sinergie per migliorare la sanità e la gestione dei rifiuti
Individuare dei modelli di collaborazione in grado di generare una maggiore sinergia tra Regione e Province autonome di Bolzano e Trento nell’esercizio delle rispettive competenze, in particolare con l’obiettivo di sfruttare al meglio le ricadute positive della dimensione regionale sullo sviluppo sociale, economico e culturale dei territori e di migliorare i servizi resi ai cittadini.
È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa approvato dalle giunte dei tre enti territoriali che il Presidente Maurizio Fugatti ha presentato al consiglio regionale. “All’interno del protocollo d’intesa le Province e la Regione hanno deciso di individuare, fin da subito, due progetti specifici: il settore del ciclo dei rifiuti, in continuità con le collaborazioni precedenti, e quello della sanità.
Nel primo caso, infatti, l’ampliamento del bacino di riferimento è in grado di influenzare in modo rilevante i costi derivanti dalla gestione e consente l’utilizzo ottimale degli impianti di smaltimento e recupero dei materiali” ha spiegato Fugatti. “In ambito sanitario, è noto come vi siano interventi e terapie specializzati che richiedono un bacino di popolazione di almeno un milione di persone per essere svolti con la massima qualità e sicurezza”. Qui l’intervista al Presidente della Regione Maurizio Fugatti.
Le aree di collaborazione individuate dalla Provincia autonoma di Bolzano e dalla Provincia autonoma di Trento per l’erogazione e la gestione in comune di attività sanitarie svolte dalle rispettive Aziende sanitarie sono infatti caratterizzate da un elevato grado di specializzazione e richiedono, quale scala ottimale di organizzazione delle relative attività, ambiti territoriali e bacini di utenza superiori rispetto a quelli delle rispettive Province autonome/Aziende sanitarie, in un’ottica di miglioramento degli esiti e di consolidamento e ampliamento delle competenze cliniche dei professionisti sanitari.
L’Accordo, valido fino alla fine del 2024, conferma e potenzia la collaborazione sulla Oncoematologia, attraverso l’attivazione tra le due Province di un Programma di Trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche; parimenti, conferma gli ambiti di collaborazione sulla Neuroradiologia, la Protonterapia, l’ossigeno terapia iperbarica, la REMS (residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza).
Le Province hanno inoltre convenuto di intensificare la sinergia sulla Chirurgia pediatrica, con lo scopo di ampliare le competenze già consolidate dalle équipe di Chirurgia pediatrica presenti nell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige e nell’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento, di garantire il miglior esito degli interventi, ivi inclusi quelli svolti con tecnica mini-invasiva, di minimizzare le complicanze post-operatorie e di incrementarne l’expertise chirurgica nell’esecuzione di interventi complessi da parte del personale dei due servizi sanitari. Si va verso una intensificazione della collaborazione anche per quanto riguarda l’Otorinolaringoiatria, con particolare ferimento al trattamento oncologico delle patologie.
“La collaborazione è la parola d’ordine e questo protocollo d’intesa è un importante passo in avanti – ha commentato il vicepresidente Arno Kompatscher – bisogna creare nuove sinergie necessarie e sfruttare l’economia di scala. Spesso negli ambiti dove interviene la gestione pubblica c’è bisogno della massa critica, questo riguarda il sistema della previdenza, ma anche il tema della sanità dove certe specializzazioni richiedono un bacino di utenza più grande. Ma non dobbiamo fermarci qui. Occorre unire le nostre forze anche sul tema della mobilità per arrivare sempre di più a una mobilità sostenibile“. Qui l’intervista al Presidente della provincia di Bolzano.
“Sono fermamente convinto che i due progetti già approvati rappresentino solo l’avvio di una fattiva collaborazione tra le Province autonome e la Regione nell’interesse dei cittadini – – ha concluso Fugatti – e che la Regione ben saprà interpretare il ruolo di raccordo e facilitazione dei rapporti istituzionali che è qui chiamata a svolgere.
Nel cinquantesimo anniversario del Secondo Statuto di Autonomia è importante rivolgere lo sguardo a quella che sarà l’autonomia futura e a un percorso che veda la sinergia e la sintonia dei tre enti territoriali, uniti dal comune obiettivo di rendere il nostro territorio migliore per chi vi risiede, attraverso l’esercizio completo ed efficiente delle competenze autonome riconosciute dal nostro Statuto”.
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