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Bolzano

Raptus di follia ex Alimarket, resta piantonato in ospedale il 34enne togolese. Esami tossicologici negativi.

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Non smette di suscitare incredulità e polemiche quanto accaduto l’altra mattina (27 gennaio) fuori e dentro l’ex Alimarket in zona industriale a Bolzano, dove un togolese di 35 anni dipendente della Croce Rossa, colto da un raptus di follia ha dapprima aggredito un collega operatore del centro di accoglienza, seminando poi il panico tra i passanti con la distruzione di veicoli e vetrine di negozi.

Un episodio drammatico proseguito con la fuga dalle forze dell’ordine e la definitiva cattura. L’uomo è stato poi sedato e portato all’ospedale San Maurizio.

Ed è proprio nel nosocomio bolzanino che l’africano rimane sotto osservazione medica e piantonato in stato di arresto.






Il 35enne è risultato negativo agli esami tossicologici a cui è stato sottoposto e nei due anni in cui ha lavorato nella struttura per profughi non avrebbe mai dato segni di squilibrio, come ribadito dalla Croce rossa che gestisce il centro di via Gobetti.

A sostenere la tesi dell’imprevedibilità del raptus di Amidù Salifu, questo il nome dell’operatore che ha perso il controllo , è stata anche la psichiatra Elda Toffol, che parla di “situazione acuta esplosa in maniera imprevedibile e che causa episodi violenti e improvvisi come quello dell’ex Alimarket, ma che in genere è seguita da amnesie. Ovvero, dopo l’accaduto in genere il soggetto non ricorda nulla“.

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