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Italia ed estero

Ragazzo ucciso da un agente e pensioni: Francia in crisi? ecco cosa sta succedendo

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Sembra che Macron ultimamente non se la stia passando molto bene. Prima, le rivolte sulla riforma delle pensioni, cioè sulla legge che innalza l’età pensionabile a 64 anni (un’età piuttosto tollerabile rispetto a quella minima italiana di 67 anni), poi la tragedia del ragazzo ucciso da un agente.

Il tema pensioni francese ha mostrato all’Europa un Paese in subbuglio, con manifestazioni nazionali intersindacali e scioperi settoriali per continuare a far pressione sul Parlamento.

Stando a quanto riferiscono le autorità, si sarebbero presentate tra le 400 e 600 mila persone a livello nazionale, di cui 40 a 70 mila nella capitale. I numeri hanno toccato il record lo scorso 7 marzo 2023 in cui sono stati contati circa 1,28 milioni di partecipanti.






Ora invece, l’attenzione si è spostata sul ragazzo ucciso, pare ingiustamente da un agente di polizia. Sono comunque ancora da chiarire la dinamica dell’omicidio del giovane, che inizialmente aveva rifiutato un controllo. Questo ha creato non poche tensioni tra i residenti.

Nottate di guerriglia urbana a Nanterre, nella banlieue nord-occidentale di Parigi, innescate proprio dall’uccisione di un ragazzo di 17 anni da parte di un poliziotto, tanto che le autorità hanno invitato la popolazione alla calma e il governo si appresta a dislocare le forze dell’ordine per prevenire ulteriori disordini. Scontri tra manifestanti e polizia sono diventati sempre più violenti dopo la fine della ‘marcia bianca’ guidata dalla madre del ragazzo ucciso alla quale hanno partecipato fra le 5.000 e le 6.000 persone. Diversi poliziotti sono stati feriti, molte le auto date alle fiamme. Gli scontri sono esplosi all’arrivo della marcia davanti al tribunale di Nanterre. Insomma, è chiaro che sotto molti punti di vista, la Francia sembra essere ricoperta da un clima non proprio tranquillo.

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