Italia ed estero
Radiomessaggio di Pio XII rivive nell’appello di Papa Francesco per la Pace

In un commovente richiamo alla storica allocuzione di Pio XII alla vigilia di Natale del 1944, Papa Francesco ha invocato lo spirito di rinnovamento post-bellico in un mondo oggi segnato da tensioni crescenti. Ottant’anni fa, al culmine della seconda guerra mondiale, Pio XII auspicava l’inizio di un’epoca nuova, richiamando all’umanità la necessità di un profondo rinnovamento. Ora, nel suo discorso di inizio anno al Corpo diplomatico, Papa Francesco ha evidenziato come quell’impulso al cambiamento sembri svanire in un’era che lui stesso ha descritto come “terza guerra mondiale a pezzi”.
Papa Francesco ha dedicato il suo messaggio alla pace, esortando all’azione in un momento in cui questa è “sempre più minacciata, indebolita e in parte perduta”. Ha espressamente chiesto un cessate-il-fuoco globale, con particolare attenzione al Libano e alla liberazione degli ostaggi a Gaza. Inoltre, ha sottolineato l’importanza di aiuti umanitari per la popolazione palestinese e la necessità di proteggere ospedali, scuole e luoghi di culto, auspicando la realizzazione di due Stati sovrani, israeliano e palestinese, e uno statuto speciale per Gerusalemme, garantito dalla comunità internazionale.
Il Pontefice ha poi criticato la natura delle guerre moderne, che non risparmiano i civili e sovente confondono gli obiettivi militari con quelli civili, esponendo la popolazione a rischi indiscriminati. Ha fatto riferimento agli eventi in Ucraina e a Gaza come esempi della violazione del diritto internazionale umanitario, equiparandole a crimini di guerra, e ha sottolineato il bisogno di maggiore impegno nella salvaguardia e implementazione di questo diritto come unico mezzo per proteggere la dignità umana nei conflitti.
La preoccupazione si estende anche all’aumento degli atti di antisemitismo e alla discriminazione contro i cristiani. Il Papa ha ribadito la necessità di eradicare queste piaghe sociali, sottolineando l’importanza dell’educazione alla fraternità e all’accoglienza.
Infine, Papa Francesco ha condannato la pratica della maternità surrogata, definendola “deprecabile” per le gravi violazioni alla dignità di donna e figlio, e ha lanciato un appello per il suo divieto universale. Ha concluso con una critica alla “cultura della morte” prevalente in Occidente, che scarta bambini, anziani e malati in nome di una “finta pietà”, ribadendo l’importanza di preservare e tutelare la vita umana in ogni sua fase.
Il messaggio del Pontefice si fa portavoce di un mondo che anela alla pace, ma che si trova di fronte a sfide sempre più complesse e pericolose, riecheggiando l’appello di Pio XII per un mondo rinnovato e più giusto.
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