Alto Adige
Raccomandata dallo stato per persone non sufficientemente vaccinate sopra i 50 anni: Modalità di contatto

Poiché lo stato ha inviato le comunicazioni di avvio del procedimento sanzionatorio per le persone non sufficientemente vaccinate sopra i 50 anni, molti cittadini si rivolgono all’Azienda sanitaria.
Molte persone sono convinte di non essere soggette alla vaccinazione obbligatoria o di esserne esentate. La documentazione in merito può essere presentata tramite un’apposita piattaforma messa a disposizione dall’Azienda sanitaria.
Le notifiche sono inviate dallo stato e indicano che seguirà una sanzione se la mancata vaccinazione per le persone over 50 non può essere giustificata. Nella lettera, si segnala di contattare l’Azienda sanitaria territorialmente competente, ma senza specificare le possibilità di contatto.
Per questo motivo, l’Azienda sanitaria ricorda la piattaforma per tutte le persone non sufficientemente vaccinate over 50 (o anche le persone che sono soggette a vaccinazione obbligatoria a causa della loro professione), che p.es. hanno un’esenzione dalla vaccinazione, possono documentare vaccinazioni o guarigione all’estero, o hanno un differimento legalmente valido o se le vaccinazioni o guarigione non sono stati correttamente registrati:
Entro il termine di 10 giorni dalla ricezione della comunicazione l’intestatario può aprire un ticket al link https://strafevaxsanzione.sabes.it. Devono essere allegati i seguenti documenti/info: documento d‘identità, comunicazione, indirizzo email, n° cellulare, autodichiarazione, motivazioni. Informazioni utili lo può dare il numero civico al numero verde 800 751 751.
Persone senza SPID (identità digitale) oppure senza codice fiscale e tessera sanitaria, posso scrivere una mail all’indirizzo infovax@sabes.it .
I numeri attuali – Un totale di 10.547 persone hanno ricevuto posta da Roma finora. Di questi, circa 1.000 persone si sono rivolte all’Azienda sanitaria per giustificare la loro vaccinazione non completata. Sulla base dei regolamenti statali, sono state accolte le richieste, che p.es. hanno fatto una vaccinazione all’estero o il cui ciclo primario di vaccinazione non era correttamente registrato. Un totale di 474 domande, pari al 48%, sono state risolte positivamente, mentre una semplice indicazione di non vaccinazione o di una vaccinazione ritardata dopo la data di vaccinazione prevista dalla legge non conta come argomento per essere esentati dalla sanzione. Circa il 36% dei cittadini che hanno finora presentato ricorso all’Azienda sanitaria dovranno pagare la multa. Un dettaglio interessante: Soprattutto persone di età compresa tra 52 e 54 anni si rivolgono all’Azienda sanitaria per giustificare la loro non-vaccinazione.
In breve le informazioni più importanti per l’obbligo vaccinale di persone con più di 50 anni:
L’art.1 del DL 1/2022 introduce l’obbligo vaccinale anticovid per i cittadini italiani e degli altri Stati membri dell’Unione europea residenti in Italia, nonché per i cittadini stranieri iscritti e non iscritti al Servizio sanitario nazionale, che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età. L’obbligo si applica anche a coloro che compiono il cinquantesimo anno di età in data successiva a quella di entrata in vigore del DL, fermo il termine del 15.06.2022.
Tale obbligo non sussiste nei confronti di quei soggetti che siano stati dichiarati esenti a causa di un accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate e attestate dal medico di medicina generale o da medico vaccinatore abilitato all’emissione di esoneri.
L’obbligo decorre a partire da sabato 8 gennaio 2022, fino al 15 giugno 2022. Per chi non si è vaccinato entro il 1° febbraio 2022, scatterà la sanzione di 100 euro.
L’obbligo vaccinale non viene rispettato in questi tre casi:
– persone, che al 1° febbraio 2022 non abbiano iniziato il ciclo vaccinale primario, ad eccezione di chi non poteva essere vaccinato negli ultimi 90 giorni, perché ammalati di Covid-19 tra il 3 novembre 2021 e il 31 gennaio 2022;
– persone che a decorrere dal 1° febbraio 2022 non hanno effettuato la dose di completamento del ciclo vaccinale primario e hanno ricevuto la prima dose da oltre 42 giorni, quindi prima del 21/12/2021; ad eccezione di chi non poteva essere vaccinato negli ultimi 90 giorni, perché ammalati di Covid-19 se positivi entro 14 giorni dalla dose 1;
– persone che a decorrere dal 1° febbraio 2022 non abbiano effettuato la dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario e sono passati almeno 180 giorni, quindi se hanno concluso il ciclo vaccinale primario prima del 5 agosto 2021.
Se la segnalazione avviene dopo 10 giorni dalla ricezione della comunicazione, l’Azienda sanitaria deve respingerlo.
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