L’impertinente
Quando oltre a Lanthaler… c’era solo Lanthaler: nomine dubbie e vere esclusioni in Sanità
Per parafrasare il nostro collaboratore Fabrizio Pollinzi “Che ci fosse del marcio in Danimarca lo aveva scritto il buon William Shakespeare qualche secolo addietro; che questo marcio fosse poi ricomparso oggi tra le valli incantate di Wonderlandia, non è più una novità“.
Già all’inizio del 2018, precisamente il 2 gennaio, il buon Pollinzi pubblicò sul suo blog “L’Informatore” una di quelle notizie che oggi, all’attenzione di chi ha seguito con costanza la saga della Asl Altoatesina raccontata attraverso le pagine de La Voce di Bolzano, fanno riflettere.
Leggiamo cosa scrisse allora il Nostro in Qualità e professionalità addio, basta il bilinguismo :
“Finalmente il gotha dell’intelligenza politica della Provincia di Bolzano ha rimesso le cose a posto o quasi, pronunciandosi sull’attesissima nomina del nuovo Direttore Sanitario della Sanità provinciale.
Sarà il dott. Thomas Lanthaler, ovvero, c’è solo il dott.Thomas Lanthaler.
C’è solo il dott. Lanthaler perché l’altro concorrente, il dott. Costantino Gallo di Padova, anche se ultra qualificato ad assumere la carica di direttore sanitario, soffre di “Italianite Cronica”, una patologia che potrebbe mettere ulteriormente in pericolo la già precaria copertura vaccinale altoatesina.
Essere esclusi per il mancato possesso del patentino di bilinguismo è come rinunciare alla fatidica pentola d’oro trovata in giardino solo per una luccicante ma alquanto inutile oncia di quarzo, l’oro dei poveri.
E’ partita una vera e propria campagna social d’indignazione generale quando questa mattina la notizia ha iniziato a girare, perché da una parte c’è il dott. Gallo che è un professionista di provata capacità ed esperienza, noto per la sua “indifferenza” alla politica, per la sua rigida onestà, per la sua comprovata capacità manageriale, per le sue spiccate qualità nella ricerca in campo regionale – nazionale ed europeo; dall’altra parte c’è il dott. Lanthaler, dichiarato inidoneo alla precedente selezione, nominato facente funzioni nonostante l’accesa protesta del sindacato ANAAO oltre che degli altri partecipanti.
Sia chiaro, non abbiamo nulla contro il dott. Lanthaler che è comunque uno stimato professionista in ambito locale, la nostra indignazione è, per l’ennesima volta, rivolta alle modalità tipiche di un reinterpretato nepotismo, di una moderna simonia dove il commercio peccaminoso dei beni sacri cede il posto alle nomine di cariche apicali.
Parole forti, lo ammetto. Ma che di Lanthaler si stesse cercando in tutti i modi una formula per farlo restare li dov’è non è un mistero, tanto che l’assessore Martha Stocker, dimostrando innegabili doti di divinazione, già in tempi non sospetti lo aveva pre incoronato come Direttore effettivo.
La sua previsione non era però data dalle peculiarità professionali in campo sanitario del dottore ma da una caratteristica esclusiva dell’Alto Adige: Eins Zwei Drei (uno due tre) ovvero la capacità di Lanthaler di sapersi esprimere in tedesco, dono che Ermes si è guardato bene dal trasmettere anche al dott. Gallo e a tutti quei neofiti che, abbagliati dal miraggio del paese dove scorre latte e miele, vanno a sbattere contro la più ottusa delle ignoranze umane, una discriminazione da regime ed una dialettica classista, retrograda, di chiaro stampo feudale.
Non è tutt’ora chiaro se il dott. Lanthaler abbia usufruito del “privilegio” dell’iscrizione d’ufficio, così come previsto da alcune delibere di giunta provinciale: delibere che derogano la legge Madia prevedendo che il professionista uscente, non deve partecipare al concorso al momento dell’istituzione dell’Albo perché iscritto d’ufficio ed automaticamente idoneo.
Se fosse così, la Provincia avrebbe veramente usufruito di una scappatoia creata “ad hoc” per rendere il dott. Lanthaler idoneo, abile e dopo il formale colloquio, arruolato. E se la sanità è allo sfascio non importa, purché tale sfascio venga dichiarato in tedesco“.
Rendere il dottor Lanthaler idoneo. Oggi, ed è fresca di giornata, se non altro perché siamo l’unico quotidiano di lingua italiana dell’Alto Adige ad averlo pubblicato, la notizia delle indagini della Guardia di Finanza su ordine della Procura di Bolzano circa la liceità della nomina di Thomas Lanthaler a direttore sanitario dell’Asl locale è riuscita a far vibrare le asettiche pareti di via Cassa di Risparmio con la forza di un terremoto sussultorio del quinto grado della scala Richter.
Come già scritto nell’odierno articolo Asl Alto Adige, anche Lanthaler nel mirino: indagini sulla nomina del direttore sanitario , dopo l’avvio delle indagini da parte della Procura di Bolzano per un’analisi approfondita su requisiti e modalità di nomina del direttore generale dell’Azienda sanitaria Florian Zerzer, le Fiamme gialle hanno chiesto la consegna immediata degli atti e delle delibere riguardanti l’altra nomina eccellente all’interno della Asl altoatesina: proprio quella del direttore sanitario Thomas Josef Lanthaler.
L’attenzione si concentrerebbe in questo caso solo sulla procedura della nomina e non sui requisiti, ma tanto basta.
Non è difficile ora intuire dove la Procura bolzanina andrà maggiormente a concentrare l’attenzione: può Thomas Lanthaler, respinto dalla commissione di valutazione degli idonei alla carica di direttore sanitario nel 2015, essere nominato come facente funzioni e con incarico provvisorio nel 2016 e venire poi effettivamente iscritto nell’albo provinciale dei dirigenti sanitari nel 2018 con conferma definitiva?
Può, ci chiediamo, Thomas Josef avere nel frattempo acquisito i giusti requisiti per ricoprire la carica di direttore sanitario dell’Azienda altoatesina?
Ripensando all’annoso saltarello della doppia lingua in Sanità e dell’incresciosa esclusione di un qualificato Gallo o di altri candidati, ci chiediamo se può, infine, una mera questione di mancato bilinguismo decidere per le sorti qualitative della Sanità locale, per cui si farebbe strada prepotentemente il principio che orrendamente sussurra “la brutta notizia è che il paziente ha perso entrambi gli arti inferiori, la buona è che glielo possiamo spiegare in ben due lingue“.
Agli inquirenti bolzanini il difficile compito non già di fornire delle risposte, ma di emettere il proprio verdetto.
Sotto, l’articolo del quotidiano Corriere dell’Alto Adige su quella che sarebbe stata di li a poco la conferma della nomina di Lanthaler, poiché considerato a livello provinciale maggiormente idoneo a ricoprire la carica di direttore sanitario dell’Asl altoatesina. In quel frangente, al dottor Costantino Gallo, privo del patentino di bilinguismo, fu negata perfino l’iscrizione al neo istituito albo provinciale.
Sotto, uno stralcio dell’intervista che il dottor Gallo rilasciò al quotidiano di lingua tedesca Dolomiten nel 2016. Recita il titolo “Sono stato indicato come idoneo al ruolo di direttore generale per le Asl di Friuli e Toscana, ma come direttore sanitario in Alto Adige no“.
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