Pusher nigeriano arrestato dopo aggressione: si nascondeva lungo l’Isarco

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Un’operazione della Polizia di Stato di Bolzano ha portato all’arresto di un cittadino nigeriano di 45 anni, noto alle forze dell’ordine per una serie di reati. L’uomo, identificato come I.C., è stato catturato ieri mattina dopo un’intensa attività investigativa condotta dalla Sezione Catturandi della Squadra Mobile.

Il pregiudicato, senza fissa dimora e in situazione irregolare in Italia, si nascondeva in un accampamento di fortuna sulle rive del fiume Isarco. La sua cattura è avvenuta in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Bolzano, che prevede una pena di 5 mesi di reclusione per oltraggio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, oltre al rifiuto di fornire le proprie generalità. Questi reati risalgono al 2020.

Il curriculum criminale di I.C. include denunce recenti per furto aggravato, ricettazione e spaccio di sostanze stupefacenti. Un episodio particolarmente grave si è verificato alla fine dello scorso anno, quando l’uomo è stato arrestato per aver accoltellato un tossicodipendente straniero che si era introdotto nel suo rifugio per acquistare droga.

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In seguito all’arresto, il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano, Paolo Sartori, ha emesso un decreto di espulsione dal territorio nazionale nei confronti del nigeriano. Il provvedimento diventerà esecutivo al momento del suo rilascio dal carcere.

Il Questore Sartori ha sottolineato l’importanza di queste operazioni: “La ricerca, l’individuazione e la cattura dei latitanti rappresenta una delle priorità nelle azioni operative della Polizia di Stato. Queste azioni sono finalizzate a rendere esecutive le sentenze di condanna emesse dall’Autorità Giudiziaria, assicurando alla giustizia soggetti che rifiutano di rispettare le leggi del nostro Paese.” Ha inoltre aggiunto che, una volta scontata la pena, si procederà all’allontanamento dal territorio italiano di pregiudicati in situazione irregolare.

L’arresto di I.C. rappresenta un importante risultato nella lotta contro il crimine e l’immigrazione clandestina, dimostrando l’efficacia delle forze dell’ordine nel perseguire e assicurare alla giustizia individui pericolosi per la sicurezza pubblica.

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