Politica
Provincializzare uffici Corte dei Conti? Flp: “Scandaloso, inaccettabile, incostituzionale”
In queste ore gira l’ennesimo fosco disegno della politica locale che, con una bozza di schema di attuazione dello Statuto speciale per la Regione Trentino Alto Adige, si appresta a mettere il ‘cappello’ anche sulla Corte dei Conti di Trento e Bolzano, la cosiddetta Magistratura Contabile.
Sulla questione, già ampiamente dibattuta in queste ore, interviene anche il Segretario Regionale F.L.P , Giuseppe Vetrone.
“Ricordiamo che la Corte dei Conti – dice Vetrone – è l’organo che esprime giudizi di parificazione dei rendiconti generali della Regione Trentino Alto Adige e delle Province Autonome di Trento e di Bolzano. Quindi organo di controllo del bilancio, quale “bene pubblico” e delle scelte gestionali di entrata e di spesa per la realizzazione dei diritti e dell’eguaglianza sociale. La Corte dei Conti ha rilevanza costituzionale, terzo ed indipendente.
La FLP, casualmente, è venuta in possesso della bozza di modifica al decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 305 che nella giornata di lunedì 6 luglio p.v., la Commissione dei Dodici, paritetica per le norme di attuazione dello statuto speciale di autonomia, si appresta a valutare. Maggioranza schiacciante…quindi, quali speranze???
Nessuno sapeva nulla fino a poche ore fa. Men che meno i dipendenti, i magistrati, i cittadini e gli elettori che ne avrebbero sacrosanto diritto. Pare di vivere l’epoca dei ‘carbonari‘.
Un fatto increscioso che si ripete in questa regione laddove parte della politica bulimica, sempre pronta con la lista della spesa, esercita un vero e proprio baratto e fa da stampella a tutti i governi che si succedono (destra, sinistra, centro) quando questi sono in difficoltà numeriche, rischiano di collassare e non hanno alcuna intenzione di andare alle elezioni anzitempo.
Con la norma di attuazione, in pratica, si vuole far transitare il personale amministrativo oggi inquadrato nei ruoli statali, in quelli provinciali, comprensivi dei dirigenti e di parte dei magistrati. Nel predetto fosco disegno, due magistrati su quattro della sezione di controllo di Trento e due della sezione di Bolzano, saranno nominati dal Consiglio dei Ministri, su indicazione del Consiglio provinciale di Trento e di Bolzano.
Insomma, IO NOMINO TE E TU TI RICORDERAI DI ME!!! Oltre al fatto che si farà molta fatica ad individuare il controllato ed il controllore. A questi magistrati, badate bene, la rispettiva provincia gli paga pure gli oneri…
Stiamo parlando di Uffici a Trento con 28 dipendenti. 1 dirigente, 16 funzionari amministrativi, 1 traduttore e 10 assistenti. A Bolzano, 27 dipendenti. 1 dirigente, 16 funzionari amministrativi, 2 traduttori e 8 assistenti.
Naturalmente oltre agli 11 magistrati previsti per Trento ed 11 per Bolzano tra sezioni di controllo, sezioni giurisdizionali e procura presso le sezioni giurisdizionali.
I dipendenti, si dice nella bozza di attuazione, possono esercitare il diritto di opzione entro sessanta giorni per rimanere alle dipendenze dell’Amministrazione di appartenenza. Una vera e propria presa in giro…visto che la medesima Amministrazione passa armi e bagaglio nei meandri delle due province autonome. In pratica, chi vuole rimanere alle dipendenze della Corte dei Conti, deve spostarsi come minimo da Verona in giù.
Oramai in questa regione, lo Stato sta abdicando a tutti i Suoi ruoli Istituzionali e Costituzionali. Sta mettendo all’asta i “gioielli di famiglia”. È drammatico assistere a questo penoso decadimento della rappresentanza statale, fatta di terzietà e neutralità per rafforzare una finta autonomia che a poco alla volta rischia di diventare indipendenza.
Il nostro sindacato conduce da anni una battaglia, in solitaria, per tentare di arginare lo strapotere di quella parte politica che vede la gestione della cosa pubblica come una cosa personale e/o del proprio elettorato.
Anche questa volta, così come abbiamo già fatto tre anni or sono per la delega alla Regione del personale amministrativo degli Uffici Giudiziari, la FLP darà battaglia in tutte le sedi per evitare l’ennesimo scempio a danno della collettività“.
“Informeremo immediatamente il Capo dello Stato, peraltro magistrato, di questo scandaloso disegno che, vogliamo sperare non sia stato avallato dal competente Ministro agli Affari Regionali Francesco Boccia . Promuoveremo tutte le iniziative possibili ed immaginabili atte ad informare e coinvolgere, in modo capillare, la popolazione e quelle personalità indipendenti per stroncare sul nascere un atto di arroganza e di baratto inaccettabile“, conclude la nota.
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