Bolzano
Presentato il nuovo Disciplinare tecnico per gli allestimenti di suolo pubblico con arredi esterni
E’ stato approvato dalla Giunta comunale il nuovo “Disciplinare tecnico per gli allestimenti di suolo pubblico con arredi esterni”. Si tratta del regolamento che detta le prescrizioni per l’occupazione del suolo pubblico con tavolini, sedie, tende solari, pergolati, ombrelloni, fioriere, pedane ed altri elementi di arredo urbano.
Un documento che definisce in sostanza le condizioni generali per le attività commerciali che intendono occupare il suolo, lo spazio pubblico o le aree private soggette a servitù pubblica, mediante elementi di arredo e allo stesso tempo uno strumento di riqualificazione dell’ambiente urbano che fornisce criteri formali e funzionali affinché i manufatti considerati siano utili allo scopo per cui sono preposti e motivo di ordine ed ornamento alla città.
Il disciplinare consente ai titolari di attività commerciali ubicate nella medesima area, di presentare progetti di arredo coordinati, finalizzati alla valorizzazione degli spazi pubblici antistanti gli esercizi stessi.
Stamane l’Assessora alle Attività Economiche del Comune di Bolzano, Johanna Ramoser, ha illustrato le principali novità introdotte dal nuovo Disciplinare che va a sostituire quello precedente in vigore dal 2012.
Nella conferenza stampa di presentazione sono intervenuti anche l’Assessora provinciale allo Sviluppo del Territorio, al Paesaggio e ai Beni Culturali, Maria Magdalena Hochgruber Kuenzer, nonchè la Soprintendente ai Beni Culturali Karin Dalla Torre, la direttrice della Ripartizione Patrimonio e Attività Economiche del Comune, Ulrike Pichler e il direttore dell’Ufficio Beni architettonici ed artistici della Provincia Luigi Scolari.
“Abbiamo cercato – ha detto l’Assessora Ramoser – di migliorare il vecchio regolamento venendo incontro alle esigenze degli esercenti (circa 200). Abbiamo attivato un tavolo tecnico di lavoro promuovendo numerosi incontri anche con i rappresentanti delle varie categorie economiche e, dopo un lungo, ma costruttivo periodo di confronto e gestazione, siamo arrivati a definire il nuovo Disciplinare”.
Tra le novità introdotte, la durata della concessione ora fino a sei anni (prima 1 anno). Le occupazioni di suolo pubblico richieste per la prima volta verranno concesse, qualora ne ricorrano i presupposti, per 1 anno in via sperimentale. Se in tale periodo l’operatività dell’occupazione non dovesse rivelarsi incompatibile col contesto urbano ed abitativo e qualora non venissero rilevate situazioni di disturbo alla quiete pubblica o alla pubblica sicurezza, l’occupazione, se continueranno a sussisterne i presupposti a giudizio dell’Amministrazione, potrà essere autorizzata per i successivi cinque anni.
La valutazione delle domande e dei relativi progetti verrà fatta da una apposita Commissione tecnica composta dai dirigenti degli uffici comunali competenti in materia di Verde pubblico, Arredo urbano, Mobilità, Urbanistica, Ordine e Sicurezza pubblica presieduta dal dirigente dell’ufficio comunale competente in materia di Attività Economiche e concessioni.
La Commissione esprimerà il proprio parere in caso di richiesta di rilascio di una concessione per una nuova occupazione, richiesta di modifica della superficie da occupare, di integrazione e/o modifiche in merito agli arredi autorizzati in precedenza nella concessione vigente, di richieste di modifiche all’orario o al periodo di occupazione del suolo. Il parere espresso dalla Commissione tecnica è vincolante.
Sono fatte salve fino alla loro naturale scadenza, tutte le concessioni in essere in scadenza entro 1 anno dall’entrata in vigore del nuovo disciplinare. I titolari di concessioni rilasciate secondo i vecchi criteri, la cui concessione abbia una durata residuale di più di 1 anno dall’entrata in vigore del presente disciplinare, saranno tenuti ad adeguarsi spontaneamente con l’elaborazione di un nuovo progetto da inoltrare all’Ufficio Attività Economiche e Concessioni per le proprie strutture, come previsto nel nuovo Disciplinare, entro un anno dall’approvazione di quest’ultimo.
L’Assessora Ramoser ha sottolineato come siano state individuate, anche nelle situazioni di dettaglio, soluzioni condivise. Lo stesso ad esempio sui colori dei tendaggi e degli ombrelloni esterni che dunque dovranno avere tinte non troppo accese, ossia colori sobri. “Si è data poi la possibilità di utilizzare nei giardini e negli spazi esterni, appositi service box con determinate misure e caratteristiche per contenere stoviglie, posate, e quant’altro senza quindi dover costringere il personale a fare avanti ed indietro dal locale.
Abbiamo previsto la possibilità di installare esternamente paravento di un certo tipo. Abbiamo dato indicazioni anche sulle tabelle/carte menù da utilizzare negli spazi esterni. Saranno limitati per quanto possibile e compatibile, l’installazione e l’utilizzo di pedane esterne”.
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