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Bolzano

Presentata la nuova stagione teatrale dell’Arte della Diversità – Corpi eretici

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Il Teatro La Ribalta promuove con il patrocinio della Città di Bolzano la rassegna “Arte della diversità – Corpi eretici“.

Si tratta di un progetto ormai decennale che si è conquistato a pieno titolo il proprio spazio nella  vasta e articolata offerta teatrale del capoluogo.

“La dimostrazione di tale successo è rappresentata anche dal fatto che quest’anno la rassegna compie dieci anni. Un cartellone che è laboratorio di idee, poetiche, lingue e drammaturgie. Un vero e proprio “incubatore teatrale” che la Città di Bolzano appoggia per fare emergere nuovi talenti e sostenere le nuove forme del contemporaneo“.

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Così si è espresso stamane l’Assessore comunale alla Cultura e alle Politiche Sociali Juri Andriollo durante la presentazione della stagione 2019-2020 che ha visto la partecipazione del direttore artistico Antonio Viganò e di alcuni degli attori/artisti protagonisti.

Al via la decima edizione della Rassegna “Corpi eretici” che porterà in scena fra ottobre 2019 e marzo 2020 al Teatro Cristallo e al Teatro Comunale di Gries , 6 spettacoli di teatro contemporaneo: Berardi-Casoiari, Nina’s Drag Queens, Teatro La Ribaita-Kunst der Vieifait, Teatro dei Cordi, Babilonia Teatri ed Alessandro Bergonzoni.

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Il primo spettacolo della Rassegna si inserisce all’interno delle iniziative per la “Giornata Mondiale della Salute Mentale” in occasione della quale il “Teatro La Ribaita-Kunst der Vieifait” organizza anche un seminario di studi dal titolo “La malattia che cura il teatro” in cui relatori  nazionali dai mondo dei teatro, della danza e del sociale, dialogano sul rapporto fra teatro e disagio.

Da 10 anni – ha detto il direttore artistico Antonio Viganò – interroghiamo la città e gli spettatori di teatro, di lingua italiana e di lingua tedesca, indifferentemente, sui temi dell’alterità e della differenza. Da 10 anni cerchiamo di dare voce a chi non ha parola, non ha dignità, a chi non è conforme, a chi cerca possibilità di riscatto, a chi è definito “diverso“, per posizione sociale, per fragilità umana, per handicap , per genere, per errore o pregiudizio.

Da 10 anni sosteniamo l’arte del teatro che lavora, con grande e necessaria qualità artistica, nelle ferite del nostro tempo. Non siamo soli a fare questo mestiere e tanti artisti, conosciuti e sconosciuti, ogni giorno cercano, attraverso le loro opere, di raccontare il nostro tempo, assumendo un nuovo punto di vista, proponendo uno sguardo diverso e nuove lenti per leggere e interpretare il mondo.”

Abbiamo cercato “corpi eretici “protagonisti nel teatro come nella danza, drammaturgie “eretiche” perché non conformi, linguaggi creativi che sperimentavano nuove forme con corpi di attori e danzatori portatori di una nuova concezione di “bellezza”.

Abbiamo fatto per 10 anni questo lavoro, questa ricerca, a volte molto bene a volte anche male, pensando che parlare di questi temi significasse parlare dell”umano, dell’intera umanità, vicina o lontana, che può definirsi tale solo perché contiene nel suo DNA il concetto di vulnerabilità e fragilità. In una città con una grande offerta culturale e teatrale, abbiamo cercato di aggiungere, in questo panorama ricco e prezioso, anche un’altra voce, un’altra proposta, una asimmetria.

Questo lungo lavoro di 10 anni ci ha fatto scoprire che la visione delle diversità in scena – che poi vuol dire espressione delle infinite sproporzioni, deformità, asimmetrie fisiche, mentali e comportamentali presenti in questo mondo – per un verso suscita gli stereotipi del pietismo e della meraviglia e per l’altro evoca i segreti e i misteri originari che il teatro da sempre custodisce in sé e lo rendono un luogo straordinariamente magico, dove si celebra un rito laico capace di ribaltare e rovesciare i canoni di intelligenza e bellezza sanciti dalla consuetudine del vivere sociale.”

Guardando le opere che abbiamo ospitato in questi 10 anni ci è sembrato di cogliere di come il teatro si riappropriasse della sua unicità, trasformandosi in quel luogo mitico dove mostruosità e meraviglie s’accoppiano, attraverso opere che divengono veri e propri atti politici di eversione poetica: lontanissimi da qualsiasi celebrazione del diverso o delle diversità, noi abbiamo cercato di svelare, non confermare, volendo rompere il paradigma, mostrare un altro possibile. Trasfigurare il soggetto per passare da una sola “condizione” a una capacità di “comunicazione” risonante. Registriamo un crescente interesse e la moltiplicazione in Regione come in tutta Italia, di iniziative e progetti con queste tematiche e questi processi/percorsi di “inclusione culturale. Questo proliferare di iniziative ci fa credere di essere stati dei precursori sia nella proposta di cartelloni teatrali dedicati, che nella creazione dì una compagnia teatrale stabile e professionale . Condividiamo questo “presunto” merito con le Istituzioni, in primis il Comune di Bolzano, che hanno creduto e sostenuto questa proposta del teatro La Ribalta e della Lebenshilfe“.

Viganò ha poi aggiunto che: “La rassegna “Corpi eretici” stagione 2019/20 è la continuazione di questa vocazione, che condividiamo con il Teatro Cristallo.  La Rassegna si apre domenica 13 ottobre ai Teatro Cristallo nell’ambito degli eventi organizzati in occasione della “Giornata Mondiale della Salute Mentale”.

Ad aprire la stagione lo spettacolo di un attore non vedente vincitore del Premio Ubu come miglior attore 2018: Gianfranco Berardi in scena con Gabriella Casolari con uno spettacolo firmato da regista César Brie: “In fondo agli occhi“.

Il programma prosegue il 26 novembre: tornano a Bolzano le “Nina’s Drag Queens” che presenteranno la “Dragpennyopera“, un’opera pop di feroce cabaret.

Al Teatro di Gries andranno in scena “Il ballo” di Teatro la Ribalta (il 14/12), “Calcinculo” di Babilonia Teatri (il 24/01) e “Sulla morte senza esagerare” (il 20/02).

Chiuderà in bellezza la rassegna, il 13 marzo al Cristallo, Alessandro Bergonzoni con il suo nuovo lavoro “Trascendi e sali“.

Sempre in ottobre e sempre a cura diTeatro la Ribalta-Kunst der Vielfalt, ma in collaborazione con il Teatro Cristallo e Telefono Amico di Bolzano, “Ascoltare e dare voce“, un percorso di quattro appuntamenti realizzati in occasione delle iniziative legate alla “Giornata Mondiale della Salute Mentale” e inseriti nelle rete Up&Down:

• venerdì 11 ottobre, ore 21.00 Teatro Cristallo, spettacolo “Otello Circus” di A. Viganò
• sabato 12 ottobre, dalle 9:30 alle 17:30, Sala conferenze dell’Antico Municipio seminario “La malattia che cura il teatro” che prosegue domenica 13 ottobre dalle 9.30 alle 12:30;
• sabato 12 ottobre, ore 20, Teatro Cristallo, spettacolo “Otello Circus” di A. Viganò
• domenica 13, ore 21.00, Teatro Cristallo  spettacolo “In fondo agli occhi” di Berardi-Casolari

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