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Alto Adige

Predatore online smascherato: arrestato cinquantenne per adescamento di minore

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Un caso scioccante di adescamento online è stato denunciato in Trentino Alto Adige, portando all’arresto di un cinquantenne accusato di gravi reati contro un minore. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine e sottoposto a una misura cautelare dal tribunale di Torino, è ora dietro le sbarre con l’accusa di adescamento di minorenne, estorsione e scambio di materiale pedopornografico.

La vicenda ha avuto inizio quando il sospettato ha stabilito un contatto via WhatsApp con un undicenne, fingendosi una coetanea. Attraverso una serie di conversazioni protratte nel tempo, l’uomo è riuscito a guadagnarsi la fiducia del giovane, culminando nello scambio di fotografie intime. In un drammatico sviluppo, il predatore ha poi rivelato la sua vera identità, accusando il minore di aver commesso un reato grave nell’inviare le immagini.

Secondo gli inquirenti, l’obiettivo dell’uomo era quello di ricattare la giovane vittima, prospettando un incontro personale come unica via d’uscita dalla situazione compromettente. Si sospetta che l’intento fosse quello di costringere il ragazzino a prestazioni sessuali in cambio del silenzio sulla vicenda.






La svolta nel caso è arrivata grazie alla prontezza della madre del bambino, che ha notato cambiamenti nel comportamento del figlio. Esaminando il cellulare del ragazzo, la donna ha scoperto le conversazioni incriminanti, portando immediatamente il caso all’attenzione delle autorità.

La Polizia Postale, intervenuta rapidamente, è riuscita a identificare e arrestare il sospettato in tempi brevi. Tuttavia, le indagini non si fermano qui: gli investigatori stanno ora cercando di determinare se ci siano altre potenziali vittime coinvolte.

Questo caso mette in luce i pericoli crescenti che i minori affrontano online e sottolinea l’importanza della vigilanza parentale e dell’educazione sulla sicurezza digitale. Le autorità esortano i genitori a mantenere un dialogo aperto con i propri figli riguardo alle loro attività online e a prestare attenzione a eventuali segnali di disagio o comportamenti insoliti.

Mentre la comunità cerca di elaborare questo evento traumatico, le forze dell’ordine ribadiscono il loro impegno nel contrastare i crimini online contro i minori, invitando chiunque abbia informazioni rilevanti a farsi avanti per contribuire alle indagini in corso.






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