Trentino
Porfido, approvato all’unisono il piano di attuazione “Ponte”
Nel tardo pomeriggio di lunedì 12 agosto, Lona Lases in concomitanza o quasi con i comuni di Albiano e Fornace ha approvato in via definitiva il programma sovracomunale denominato piano di attuazione “ponte”, che riguarda le aree estrattive del “Monte Gorsa” e del “Monte Gaggio”, Santa Colomba.
Del resto non si sarebbe potuto fare diversamente, dato che il piano estrattivo sarebbe andato a decadere il prossimo 24 agosto.
Dunque dal giorno successivo non si sarebbe più potuto estrare nemmeno un cubetto di porfido. Soprattutto nella zona di Albiano, che su quattro cave ne conta tre attive.
Lona Lases non ha attività estrattiva in quelle zone, pare per una scelta dello stesso comune, mentre la municipalità di Fornace ha una piccola particella che può interessare l’amministrazione per quel che riguarda il passaggio.
L’interesse che questo piano venisse quanto meno prorogato fino alla scadenza delle concessioni, era soprattutto delle società per i propri lavoratori.
Va detto, riprendendo fonti accertate, che non è stata approvata la stessa proroga così com’era, ma si è trattato di un documento studiato dalla società Sogeca, che si occupa della gestione delle cave ad Albiano.
Coinvolti in prima persona anche l’esercizio minerario e i servizi della provincia a tutela dell’ambiente, in particolare delle modalità estrattive nell’evitare rischi di frane.
“Noi siamo stati i primi ad approvare in consiglio la prima ipotesi di questo piano – annota Antonio Giacomelli, sindaco di Lona Lases –. Oggi (ieri ndr) siamo tornati in consiglio (presieduto dalla vicesindaco Mara Tondini) per l’approvazione definitiva, alla luce anche delle osservazioni pervenute e sempre concordate con i servizi della provincia.
Il testo lo avevamo già e ci fa piacere che nello stesso momento, sia Albiano sia Fornace abbiano fatto come noi, perché essendo un piano sovracomunale anche la sola assenza dall’approvazione di uno di questi tre comuni avrebbe appunto fatto decadere tutto.”
“Abbiamo approvato questa delibera perché il piano precedente aveva una valenza di 18 anni. Ad agosto di quest’anno si sarebbe fermato tutto” ribadisce Martino Lona, sindaco di Albiano, nel riferire che: “abbiamo trovato questo accordo con il servizio minerario, invece di un nuovo piano di 18 anni che non sarebbe stato sostenibile, perché fra quattro o cinque anni le cave andranno all’asta.
Per cui non si può progettare qualcosa navigando a vista. Allora abbiamo scelto questo programma ponte, che traghetterà gli attuali concessionari fino alla scadenza naturale delle concessioni. Per il monte Gorsa il primo lotto scade nel 2028. Gli altri due un anno prima.”
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