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Alto Adige

Polizia Postale: nel 2020 in Trentino Alto Adige 150 indagati e 6 arresti

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L’anno 2020 è stato caratterizzato da mutamenti profondi delle nostre abitudini di vita. In modo repentino, quasi tutte le nostre attività (lavoro – scuola – tempo libero – formazione – cultura – relazioni) hanno conosciuto una rimodulazione basata in larga parte sull’utilizzo della rete, con un allargamento della platea degli utenti anche a soggetti normalmente poco adusi alle nuove tecnologie, fattore il quale, se da un lato ha accelerato un processo di modernizzazione certamente già in auge, ha del pari determinato una accresciuta esposizione alle aggressioni della cyber-criminalità.

In questo scenario, l’impegno della Polizia Postale e delle Comunicazioni si è indirizzato verso la prevenzione ed il contrasto di un insieme assai vasto ed eterogeneo di attacchi informatici, diretti a colpire il patrimonio personale dei cittadini come l’integrità del tessuto economico-produttivo del Paese, la regolarità dei servizi pubblici essenziali come il mondo delle professioni, la sicurezza e la libertà personale di adulti e ragazzi con particolare riferimento alla protezione dei bambini e delle persone più vulnerabili.

L’attività operativa del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Trentino Alto Adige in particolare si è concentrata su quasi un migliaio di casi nelle diverse materie specialistiche trattate, giungendo per l’anno 2020 ad un totale di 150 indagati 6 soggetti tratti in arresto.






Gli operatori della Specialità del Trentino Alto Adige hanno intrattenuto, anche con interventi realizzati in videoconferenze, incontri educativi con insegnanti studenti e genitori, sui rischi connessi all’uso distorto delle nuove tecnologie e sul disvalore di alcune condotte commesse attraverso l’utilizzo dei socialnetwork raggiungendo più 1400 docenti, 6400 studenti e quasi 500 genitori.

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