Pendolari: rimborsi spese di viaggio 2018 entro il 29 marzo

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Le domande di contributo per spese di viaggio sostenute dai pendolari nel corso del 2018 vanno presentate entro il 29 marzo attraverso il portale online della Rete Civica dell’Alto Adige a cui si potrà accedere esclusivamente con: il Sistema Pubblico di Identità Digitale SPID o la Carta Servizi (Tessera sanitaria) attivata.

Con il provvedimento si intende venire incontro ai lavoratori che per la lunghezza del tragitto o per la ridotta possibilità di utilizzare i mezzi pubblici hanno difficoltà nel raggiungere il posto di lavoro.

L’elaborazione delle 4147 domande presentate l’anno scorso è stata completata ed i relativi contributi sono stati quasi completamente erogati.

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La Provincia di Bolzano ha messo a disposizioni a questo scopo poco meno di 1,5 milioni di euro ed il contributi medio pro capite si aggira intorno ai 600 euro, mentre l’importo più elevato è di circa 2000 euro.

“Il passaggio al sistema SPID è stato preparato adeguatamente e non ha avuto ripercussioni”, afferma Günther Burger, direttore della Ripartizione mobilità.

I contributi sono riservati a lavoratori dipendenti che per almeno 120 giorni all’anno (giorni effettivamente viaggiati nell’anno solare) devono spostarsi per motivi di lavoro dalla dimora abituale al luogo di lavoro e viceversa su un percorso superiore a 18 chilometri, che non sia dislocato lungo le linee di trasporto pubblico con offerta cadenzata di almeno mezzora.

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Si aggiungono poi criteri relativi alla distanza dalla più vicina fermata, le coincidenze fra orari di lavoro e orari di viaggio, i tempi di attesa.

Infine vi è anche una soglia di reddito pari a 50mila euro lordi l’anno oltre la quale non vengono concessi i contributi, senza considerare che i rimborsi inferiori ai 200 euro non verranno liquidati.

Tutte le informazioni sui contributi ai pendolari, informa la Provincia, sono a disposizione all’indirizzo www.provincia.bz.it alla voce “servizi più utilizzati” e presso l’Ufficio trasporto persone (0471 415492, [email protected] ) oppure presso sindacati, patronati e Comunità comprensoriali.