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Economia e Finanza

Paura sui mercati dopo il tonfo di Credit Suiss: prestito fino a 54 miliardi dalla banca centrale

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Dopo il fallimento della Silicon Valley Bank, tornano paura e tensione sui mercati. Questa volta tocca a Credit Suisse sulla piazza di Zurigo arrivata ai minimi di sempre, che con un calo del 24,2% a 1,69 franchi, ha innescato una serie di vendite sull’intero comparto bancario in Europa.

Tutto sembra essere partito dalla Saudi National Bank, partecipata per il 37% dal fondo sovrano saudita, ovvero il maggior azionista di Credit Suisse che, quando ha escluso un nuovo sostegno finanziario, ha scatenato la tempesta su Zurigo.

Il mancato sostegno saudita ha chiaramente avuto pesanti contraccolpi nel Vecchio Continente, bruciando complessivamente 355 miliardi di euro di capitalizzazione.






Credit Suisse è diventata subito il mirino delle istituzioni e della politica internazionale. La BCE, infatti, sta chiedendo alle banche di tutta Europa di comunicare la loro esposizione sull’istituto di Zurigo.

Sul fatto, la premier italiana Giorgia Meloni ha annunciato la massima attenzione del governo sui mercati finanziari, mentre il ministro francese ha chiesto alle autorità svizzere di intervenire direttamente sulla situazione per limitare il più possibile i danni.

Per questo, Credit Suisse starebbe pensando di esercitare la sua opzione e chiedere in prestito fino a 54  miliardi di dollari alla banca centrale svizzera,  come azione per rafforzare preventivamente la sua liquidità.

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