Politica
Patentino di bilinguismo, proposte ampliate per l’ottenimento dal Team Koellensperger

Il Team Köllensperger ha presentato una mozione in Consiglio provinciale che si pone l’obiettivo di ampliare le modalità di ottenimento dell’attestato di bilinguismo. Si introduce inoltre il collegamento fra titoli di studio scolastici e livello linguistico.
Accanto al patentino provinciale di bilinguismo, esistono ormai da molti anni certificazioni linguistiche con valore legale rilasciate da istituti culturali (ad esempio il Goethe-Institut per il tedesco o il Cambridge per l’inglese). Va inoltre considerato che anche l’aver concluso positivamente un percorso scolastico presuppone un certo livello di padronanza di italiano e tedesco.
Per sburocratizzare l’iter di ottenimento del patentino, non dovrebbe essere strettamente necessario sostenere il relativo esame, ma dovrebbe essere legalmente possibile “combinare” i certificati rilasciati dagli istituti come il Goethe ed i titoli di studio che riconoscono un determinato livello di competenza linguistica con l’ottenimento automatico di un certo livello di patentino. Oggi le possibili combinazioni previste dalla normativa sono piuttosto limitate, il senso della mozione è proprio di introdurne di ulteriori.
La situazione attuale
Il punto di partenza quindi deve essere una modifica dell’attuale legislazione, per ovviare al non equo trattamento dei cittadini che con modalità e percorsi diversi (certificazione linguistica, diploma scolastico, studio universitario) hanno raggiunto la necessaria competenza linguistica richiesta per ottenere il patentino di bilinguismo.
Matthias Cologna, giovane membro del Team Köllensperger che ha lanciato la proposta, spiega: “Sempre più cittadini ottengono certificazioni linguistiche riconosciute a livello internazionale durante la scuola superiore o il percorso di studi universitario. Ad oggi è possibile ottenere automaticamente il patentino di bilinguismo, senza dover sostenere un esame monolingue, solo presentando le certificazioni linguistiche delle due lingue e non combinandole con un diploma scolastico o una laurea”.
Per esempio, allo stato attuale non è possibile combinare il diploma di maturità di scuola superiore in lingua tedesca con la certificazione linguistica per la lingua italiana. “Il cittadino deve svolgere il test monolingue tedesco presso il Servizio esami di bi- e trilinguismo, perché in questo caso la maturità non viene considerata come sufficiente a certificare il livello della lingua tedesca”, afferma Matthias Cologna.
Libertà di combinazione e minori adempimenti amministrativi
Con questa mozione si intende perciò introdurre il principio per cui ad ogni percorso di studio completato e alle certificazioni linguistiche conseguite viene presupposto e quindi automaticamente riconosciuto un certo livello di competenza linguistica.Una semplificazione notevole.
“Così facendo si riducono gli adempimenti e i costi amministrativi – sottolinea Paul Köllensperger – perché si offrono ai cittadini più ampie modalità per vedersi riconosciuta la propria competenza linguistica, evitando per esempio di dover aspettare mesi per sostenere esami monolingui per la lingua in cui si è svolto l’esame di maturità”.
Riteniamo che il superamento dell’esame di maturità comporti una conoscenza di livello C1 per la lingua del percorso scolastico, come anche oggi tra l’altro implicitamente previsto dalla combinazione diploma di maturità (lingua 1) – laurea (lingua 2) per l’ottenimento dell’attestato di bilinguismo di livello C1.
Inoltre, prevediamo il riconoscimento del patentino di trilinguismo C1 a chi frequenta per almeno dieci anni la scuola plurilingue (ladino, tedesco, italiano) delle località ladine, dimostrando la padronanza delle tre lingue durante il percorso scolastico e all’esame di maturità.
Come fare? Modifica della norma d’attuazione su bilinguismo
Per raggiungere questa semplificazione, vogliamo impegnare la Giunta provinciale a provvedere alla stesura di uno schema di norma di attuazione, da sottoporre poi alla Commissione paritetica dei Sei e susseguentemente al Consiglio dei Ministri per l’approvazione definitiva.
Ci auguriamo che il Consiglio provinciale condivida la bontà e l’utilità di questa riforma attesa da tanti, soprattutto giovani, cittadini.
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