Politica
Passaggio obbligato a Microsoft nelle scuole altoatesine, esposto del MoVimento 5 Stelle
“Oggi (ieri 25 luglio ndr) abbiamo presentato un esposto alla Corte dei Conti di Bolzano per segnalare le gravi carenze procedurali legate agli atti ed ai fatti prodotti dalla Provincia circa il passaggio obbligato a Microsoft per la scuola di lingua italiana“.
Parola del consigliere del Movimento 5 Stelle Diego Nicolini che sottolinea:
“Terminati gli strumenti dell’azione politica abbiamo appurato che ci sono state delle carenze sulla valutazione comparativa obbligatoria che la Provincia avrebbe dovuto effettuare prima di procedere al passaggio completo dai sistemi open source in uso a sistemi utilizzati nelle intendenze scolastiche tedesche e ladine.
L’obbligo di valutazione comparativa previsto CAD (Codice Amministrazione Digitale) impone di realizzare una valutazione di tipo tecnico ed economico prima di ogni acquisizione di programmi informatici da parte di una pubblica amministrazione.
In questo caso, la Provincia di Bolzano era tenuta ad effettuare la valutazione comparativa sia prima di decidere l’estensione dell’uso del software Microsoft alla scuola in lingua italiana sia prima di acquisire le licenze Microsoft per le scuole in lingua tedesca e ladina all’esito delle gare realizzate nel 2007, 2010, 2014 e 2017, fatto mai accaduto.
Dall’interpretazione della legge e dalla risposta fornita dal CCROS (Centro competenza riuso e open source), interrogato sull’argomento, la questione è chiara: il CAD non ammette eccezioni.
Pertanto, quando la Provincia ha dichiarato di aver effettuato una “valutazione di carattere strategico” e non la “valutazione comparativa” ha, a nostro avviso, commesso una violazione del CAD ed un potenziale danno alle tasche dei cittadini.
Ma non si tratta soltanto di una valutazione meramente formale e sostanziale sull’applicazione della norma, c’è di più.
Se la Provincia di Bolzano avesse svolto in modo corretto la valutazione comparativa avrebbe anche prodotto le opportune considerazioni circa il requisito di conformità alla normativa in materia di protezione dei dati personali.
Con tale evidenza alla mano appare chiaro che non avrebbe scelto di acquisire software e servizi Microsoft per le scuole in lingua italiana e per quelle in lingua tedesca e ladina.
Adottando il software utilizzato come servizio Microsoft Office 365, la Provincia di Bolzano ha esposto il sistema scolastico a rischi privacy: è necessario che la Provincia di Bolzano faccia fronte al problema sopportandone i conseguenti costi”.
“I sistemi open source ci stanno particolarmente a cuore perché permettono uno sviluppo etico del digitale all’interno delle nostre scuole – conclude il consigliere Nicolini – . Il nostro futuro passa attraverso le scuole, è necessario dedicare ogni energia al loro sviluppo ed alla crescita sostenibile”.
-
Italia & Estero2 giorni fa
Nuovo Codice della Strada: senza più controlli, le sanzioni rischiano di essere inutili
-
Italia & Estero1 settimana fa
Ufo e droni nei cieli: un enigma che scuote governi e intelligence (VIDEO)
-
Consigliati2 giorni fa
Tasso di cambio del franco svizzero: Guida completa e pratica
-
Bolzano Provincia1 settimana fa
Bambina di 10 anni scompare all’uscita da scuola. Ritrovata dopo ore di ansia
-
Bolzano3 giorni fa
Bolzano, impressionante incendio devasta capannone e diversi camion
-
Italia & Estero3 giorni fa
Germania, strage al mercatino di Natale: auto sulla folla a Magdeburgo, 11 morti e decine di feriti.
-
Bolzano Provincia7 giorni fa
Dolomiti, auto di lusso al rifugio: polemica sull’accesso in montagna
-
Trentino6 giorni fa
Investita mentre stava attraversando la strada, gravissima una 93 enne
-
Bolzano Provincia2 giorni fa
Sicurezza sui luoghi di lavoro: segnalati 41 lavoratori per irregolarità
-
Trentino4 giorni fa
Non ce l’ha fatta la 93 enne Caterina Gabrielli, investita martedì mentre attraversava la strada
-
Italia & Estero19 ore fa
Abbandonata su una barella, muore dopo 8 giorni: la tragedia di Maria Ruggia all’ospedale Ingrassia
-
Italia & Estero5 giorni fa
Processo Matteo Salvini: venerdì una sentenza destinata a finire sui libri di storia