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Pandoro-Gate: Chiara Ferragni rinviata a giudizio per truffa aggravata

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Chiara Ferragni è stata rinviata a giudizio con citazione diretta dalla Procura di Milano per il caso della presunta truffa legata ai pandori “Pink Christmas” e alle uova di Pasqua della Dolci Preziosi.

L’influencer ha commentato l’accusa definendola “profondamente ingiusta” e ha ribadito la sua innocenza, affermando di essere determinata a dimostrarla in tribunale. Anche i suoi legali affermano in una nota di restare “fermamente convinti che questa vicenda non abbia alcuna rilevanza penale e che ogni profilo controverso sia già stato affrontato e risolto avanti l’Agcm”.






“L’interlocuzione con i Pubblici Ministeri non ha avuto l’esito auspicato e la Procura ha preferito demandare al Giudice del dibattimento ogni decisione nonostante sia evidente l’assenza di condotte costituenti reato e la mancanza delle condizioni di procedibilità – sostengono i legali – L’innocenza della nostra assistita verrà certamente acclarata in giudizio che affronteremo serenamente”.

L’udienza predibattimentale – riporta l’ansa – si terrà probabilmente il 23 settembre davanti alla terza sezione penale del Tribunale di Milano. Oltre a Ferragni, sono coinvolti il suo ex collaboratore Fabio Damato, Alessandra Balocco (AD dell’azienda dolciaria) e Francesco Cannillo (presidente di Cerealitalia-ID).

Nel procedimento figurano anche 27 testimoni, tra cui otto consumatori che hanno acquistato i prodotti e membri della Guardia di Finanza, chiamati a chiarire la dinamica della campagna promozionale in questione.

Il Codacons, che aveva presentato l’esposto, ha ritirato la denuncia dopo un accordo con Ferragni, che ha risarcito alcuni consumatori e donato 200 mila euro a un ente per la tutela delle donne vittime di violenza.






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