Economia e Finanza
Organizzazione di eventi, Cna: “Imprese dimenticate”. Anche Maglione a sostegno della filiera

CNA-SHV Unione degli Artigiani e delle Piccole e Medie imprese accende i riflettori su un comparto che non ha ancora conosciuto la ripartenza, nonostante siano trascorsi due mesi dalla fine del lockdown: si tratta della filiera di imprese che operano nell’organizzazione di eventi fieristici, sportivi, culturali, musicali, congressuali.
Si va dalle imprese specializzate nell’allestimento di stand fieristici, location, percorsi, segnaletica, alle attività di supporto agli eventi come la comunicazione, gli impianti, la logistica, il catering. Per salvare la filiera e dare alle imprese una chance di ripartire occorre un piano straordinario di supporto da parte della Provincia.
Oggi (7 agosto) il presidente di CNA-SHV, Claudio Corrarati, ed il direttore Gianni Sarti hanno incontrato una delegazione di imprese associate, in rappresentanza delle varie attività della filiera: Scenery (allestimento fiere), Visualis (soluzioni per eventi), Silk Apple (serigrafie di grandi formati), Patrizia Balzamà (portavoce artigiani digitali e organizzatrice di eventi), Max Maglione Marketing & Communication (comunicazione e pubblicità).
“Ho voluto partecipare a questa tavola di confronto per lavorare perché nessuna azienda rimanga indietro – sottolinea Max Maglione – . Oggi le aziende che organizzano eventi, fiere e congressi sono quelle più a rischio chiusura. Non si tratta di una tipologia molto diffusa in Alto Adige ma è comunque giusto che la Provincia di Bolzano contribuisca a sostenerle poiché da loro dipendono centinaia di dipendenti con le loro famiglie.
Parliamo di imprese oggi più che mai dimenticate. Sarà necessario prevedere per loro un aiuto che vada oltre il 2020 se non per tutto il 2021. In questa tavola rotonda è emerso inoltre a mio parere un aspetto fondamentale: quello umano di imprenditori che hanno timore che i propri dipendenti trovino soluzioni lavorative alternative rischiando la perdita di forza lavoro che fino ad oggi hanno reso queste aziende importanti in Alto Adige“.
“Con la collaborazione delle aziende interessate, abbiamo messo a punto una serie di proposte – spiega il presidente Corrarati – e siamo in contatto con la Provincia per realizzare un pacchetto di misure ad hoc per questo settore, l’unico realmente fermo dopo la ripresa delle attività. Si tratta di decine di piccole e medie imprese, senza alcuna certezza su quando potranno ripartire e se torneranno ai livelli antecedenti al lockdown. In ballo ci sono anche diversi posti di lavoro”.
Considerando l’impossibilità di prevedere le condizioni sanitarie per un periodo lungo, le proposte elaborate dal gruppo di studio di CNA-SHV hanno come obiettivo la stabilizzazione delle imprese coinvolte, la messa in sicurezza dei posti di lavoro, l’individuazione di regole che consentano la realizzazione di eventi.
CNA-SHV e le imprese chiedono alla Provincia, in particolare, di prorogare fino a fine anno, per questa filiera, i contributi a fondo perduto, rivedendo anche le regole di accesso e rimodulandole su requisiti idonei ad una fase di fermo che ormai caratterizza solo alcuni comparti. Strettamente collegata a questa misura, per dare liquidità ad imprese che non lavorano dal 28 febbraio o hanno una produzione molto limitata, è la proroga della moratoria dei mutui, prestiti e leasing bancari.
Inoltre l’abbattimento di tutte le imposte e tariffe provinciali e comunali (IMI, rifiuti, bollo auto aziendali). Per mettere in sicurezza i posti di lavoro, è essenziale la proroga della cassa integrazione almeno fino al 31 dicembre.
Il comparto, però, non intende vivere solo con misure assistenziali. Da qui la proposta, formulata dalle imprese, di istituire un indennizzo per eventi già organizzati che, però, vengono annullati in extremis a causa delle mutate condizioni sanitarie. Ciò permetterebbe di far ripartire la macchina organizzativa.
Parallelamente, consapevoli di dover affrontare un cambiamento strutturale del mercato, le imprese chiedono sostegno alla Provincia nella realizzazione di percorsi di riqualificazione e riconversione aziendale.
Infine l’auspicio è che venga convocato un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati, a cominciare da IDM Südtirol, per definire le regole base per l’organizzazione di eventi, affinché l’intero comparto non debba essere costretto a vivere sine die nell’incertezza.
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